Piccole imprese, cresce il fatturato rispetto al 2006

Continuano a creare ricchezza e posti di lavoro, ma temono un futuro che vedono denso di ombre. Sono le Pmi milanesi secondo la seconda rilevazione promossa dall'Osservatorio permanente della micro e piccola impresa della Compagnia delle opere insieme con Camera di commercio di Milano e Altis, l'Alta scuola d'impresa e società dell'Università Cattolica. Le 948 imprese interpellate, per il 75% da 1 a 6 dipendenti, e attive soprattutto nel campo dei servizi (44%) e dell'industria (33%), nel 45% dei casi dichiarano un aumento del fatturato rispetto al 2006. Il numero dei dipendenti cresce in 22 imprese su cento così come l'innovazione, sia di prodotto (dal 40 al 45%) che di processo (dal 22 al 27%), e l'internazionalizzazione (dall'11 al 18%). Viceversa, calano gli investimenti (dal 77 al 66) e solo il 53% del campione si dichiara intenzionato a investire ancora tra 12 mesi. Il rapporto con il sistema creditizio è una vera liaison dangereuse per il 27% degli imprenditori, a causa delle commissioni elevate e della richiesta di garanzie eccessive. Un rapporto così difficile da essere visto come il primo ostacolo per lo sviluppo nei prossimi 12 mesi. «Il problema principale - ha detto il segretario generale della Camera di commercio, Pier Andrea Chevallard - è l'isolamento dei piccoli imprenditori, anche rispetto alle banche».

Si pensa quindi di innovare il sistema dei consorzi Fidi per adeguarlo alle disposizioni di Basilea 2 con un progetto al quale stanno collaborando Compagnia delle opere, associazioni del commercio, sistema cooperativo e associazioni artigiane.\

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