La conversazione dura meno di un minuto. «Venga, le presento i candidati e poi se ne va». Tanto basta per dare vita a quello che lui stesso definisce «un abbaglio». La storia di Pietro Pilello, presidente del collegio sindacale di Fierma Milano e sindaco di Metropolitana Milanese, finito alla ribalta delle cronache dopo la maxi-operazione dellantimafia che nel luglio del 2010 si concluse con oltre 300 arresti. Pilello, che non era tra gli indagati, viene indicato come «il commercialista che invita a cena il capoclan Cosimo Barranca», nei confronti del quale avrebbe mostrato una condizione di sudditanza. Quella conversazione esiste. Ed è il tema centrale del libro «Limboscata» (sottotiolo «Cittadini senza difesa, ovvero come da una banale telefonata ti cambiano la vita»), che Pilello ha scritto per raccontare «la mia totale estraneità al mondo della delinquenza organizzata», per spiegare cosa possa accadere con unintercettazione «alla quale si attribuisce un significato che non ha», assumendola « afondamento di un teorema», dandola «in pasto ai giornali e il gioco è fatto!». Piello spiega che quella telefonata era un semplice invito a una cena elettorale, fatto a Barranca («uno dei tanti invitati», ma «per me sostanzialmente sconosciuto») senza «alcun tono di defernza».
Perché questo libro dopo tanto tempo? Perché «non posso permettere - scrive Piello - che tutto cada nel dimenticatoio, lasciando che qualcuno, in mancanza di chiarimenti definitivi, nutra il sospetto che io abbia a che fare con la malavita organizzata».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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