La maledizione della notte bianca colpisce ancora. La pioggia di ieri ha rovinato la Notte Bianca dello Sport: 37 ore di iniziative e divertimento per 200 appuntamenti. Questanno, a dir la verità, ha piovuto sul bagnato: due giorni di pioggia battente non stop, non hanno fermato lassessore allo Sport e al Tempo Libero Giovanni Terzi che due giorni fa diceva con determinazione «andiamo avanti comunque». Anche lanno scorso il 24 giugno lacquazzone improvviso aveva in parte rovinato la notte bianca, decollata però sul tardi, grazie alla voglia di fare e all'intraprendenza di negozianti, ristoratori e operatori, Buenos Aires in testa che aveva rimontato tutti i palchi a velocità record. Non è solo Giovanni Terzi a essere lo sfortunato con Jesus, organizzatore delle ultime due edizioni, stessa sorte toccò a Giovanni Bozzetti, che il 20 giugno 2004 vide piovere sul calendario fitto di eventi, concerti, mostre e su una città delusa.
Insomma non cè assessore che tenga, la pioggia colpisce tutti. Il beach volley in piazza Duca dAosta, i fantini in corso Buenos Aires, la «roda» di capoeira in piazza Mercanti, non hanno avuto il successo sperato. Così come i ragazzi di «Saranno Famosi», che in primavera avevano visto cancellato il loro incontro con i fan alle Messaggerie Musicali perchè la folla era sopra ogni limite già qualche ora prima dellappuntamento, sono stati preferiti a una serata a casa al caldo e allasciutto.
Levento che ha attirato più persone è stato senza dubbio il concerto gratuito dellOrchestra Filarmonica della Scala, diretta da Georges Pretre, in piazza Duomo che proponeva un programma allinsegna della tradizione per la Festa della Repubblica. In scaletta Mameli, Mascagni, Rossini, Verdi, capaci sì di attirare qualche migliaio di persone, ma niente a che vedere con la folla che il 16 dicembre ascoltava stoicamente Ennio Morricone sotto il diluvio.
Una pista da ballo desolatamente deserta in piazza Affari, mentre poco affollata la galleria Vittorio Emanuele per lesibizione di tango e la partite di scacchi. Bar e negozi semichiusi hanno impedito ai milanesi, avviliti per il brutto tempo, di consolarsi un po.
Poco meglio sono andate le mostre, aperte fino alle 24, che hanno totalizzato quasi tremila visitatori: «Kandinsky e lastrattismo» al primo posto con 1.700 biglietti staccati, al secondo «Camera con vista» con quasi 700 visitatori e al terzo il «Luna Pac» di Luigi Serafini in via Palestro con oltre 400 presenze.
Oggi grande giornata dello sport, tempo permettendo, con lesibizione slittata di scherma della campionessa Margherita Granbassi in piazza duomo (ore 11-13) e lattesissimo arrivo del Giro dItalia in corso Venezia alle 16.
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