Pippa Bacca Assassino condannato all’ergastolo in Turchia

L’accusa è stata accontentata. Il pm aveva chiesto il massimo della pena, l’ergastolo, per Murat Karatash. E i giudici della Corte d’assise di Kocaeli, in Turchia, ieri gli hanno dato ragione in maniera definitiva. Karatash, l’assassino di Pippa Bacca (nome d’arte di Giuseppina Pasqualino), l’artista milanese 33enne (nipote di Piero Manzoni) seviziata e uccisa il 31 marzo del 2008 nel paese della mezzaluna, passerà non meno di 40 anni nelle galere turche.
Soddisfatta la madre della vittima, Elena Manzoni, presente in aula insieme alla figlia Antonietta di Marineo. «In Italia l’imputato non avrebbe avuto questa condanna. Sono contenta dell’operato della giustizia turca».
La sentenza è arrivata al termine dell’ottava e ultima udienza di un processo cominciato lo scorso ottobre. Oltre che per omicidio, Karatash è stato condannato anche per sequestro di persona, limitazione della libertà personale, violenza carnale e furto.

Pippa Bacca era partita alla volta della Turchia con un’amica l’8 marzo del 2008. Vestita da sposa, voleva portare un messaggio di pace nei paesi belligeranti, arrivando sino a Israele in autostop. Il 31 marzo il triste epilogo del viaggio, dopo aver ricevuto un passaggio dal suo carnefice.