«Guardami» è il titolo della mostra personale di Giacomo Sampieri, artista della nuova pittura figurativa che si inaugura oggi negli spazi di Bianca Maria Rizzi (via Molino delle armi 3). I suoi "ritratti di vita" narrano dettagli della realtà più ordinaria. L'occhio dell'artista si sofferma, con freddo voyerismo, su gesti intimi e banali: due donne mentre chiacchierano in bagno dopo la doccia, le effusioni di una coppia immersa nella vasca, i dettagli di corpi discinti in una stanza d'albergo. Gesti di ordinario esibizionismo e che sottendono relazioni caratterizzate dal narcisismo predatorio della società contemporanea.
Quella di Sampieri è una pittura istantanea ed implica un tempo che si concentra sulla dimensione del momento attuale, privo di passato e di futuro. I suoi quadri hanno inquadrature non frontali, hanno spesso pochi colori e propongono una prospettiva priva di profondità per marcare la loro dimensione assoluta nel presente. Presente che per restare tale deve essere in continuo movimento, sfuggire, non farsi catturare. Anche l'erotismo, nelle sue opere, diventa un bene di consumo, assimilato con la stessa voracità con cui si mangia un hamburger, si beve una Coca Cola o si legge un fumetto. E, come per tutti i miti, l'immaginario collettivo lo carica di simboli per esorcizzarlo: scarpe con tacchi a spillo, reggicalze, un trucco pesante, indumenti sexy.
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