Le scintille Trump-Sanchez, la spesa militare al 5% e l'articolo 5: com'è andato il vertice Nato

Al vertice Nato all'Aja, i leader approvano l’aumento della spesa per la difesa al 5% del Pil entro il 2035. Riaffermato l’impegno sull’articolo 5. Dubbi della Spagna sulle spese

Diretta Le scintille Trump-Sanchez, la spesa militare al 5% e l'articolo 5: com'è andato il vertice Nato
00:00 00:00

Al vertice Nato all’Aja, i leader dell’Alleanza Atlantica hanno concordato un aumento delle spese per la difesa al 5% del Pil entro il 2035. La misura, sostenuta dagli USA e in particolare da Trump, è motivata dalla minaccia russa e dalla necessità di maggiore equità nei contributi. Il 5% sarà suddiviso in un 3,5% per difesa diretta e un 1,5% per resilienza e sicurezza. Riaffermato il principio dell’articolo 5: un attacco a uno è un attacco a tutti.

La Spagna non si allinea all’obiettivo, sostenendo che il 2,1% del Pil è sufficiente. Germania e Norvegia annunciano l’acquisto congiunto di missili JSM per gli F-35. Il vertice del 2026 si terrà in Turchia, seguito da uno in Albania.

Varato l'aumento della spesa militare: crescerà al 5% del Pil entro il 2035

Gli alleati Nato si impegnano a portare la spesa annua nella difesa, e nella sicurezza, al 5% del Pil entro il 2035. "Uniti di fronte alle profonde minacce e sfide per la sicurezza - riporta la dichiarazione diffusa al termine del summit all'Aja - in particolare alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euroatlantica e alla persistente minaccia del terrorismo, gli Alleati si impegnano a investire il 5% del Pil all'anno in requisiti di difesa fondamentali, nonché in spese relative alla difesa e alla sicurezza, entro il 2035, per garantire i nostri obblighi individuali e collettivi, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington". Gli investimenti "garantiranno la disponibilità di forze, capacità, risorse, infrastrutture, prontezza operativa e resilienza necessarie per la deterrenza e la difesa, in linea con i nostri tre compiti fondamentali: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa". Si specifica che il 5% è composto da un 3,5% nella difesa propriamente detta, "come definita dalla Nato", e da un 1,5% annuo destinato a " tra l'altro, proteggere le nostre infrastrutture critiche, difendere le nostre reti, garantire la nostra preparazione e resilienza civile, stimolare l'innovazione e rafforzare la nostra base industriale della difesa. La traiettoria e l'equilibrio della spesa nell'ambito di questo piano saranno rivisti nel 2029, alla luce del contesto strategico e degli obiettivi di capacità aggiornati".

Nato, vertice del 2026 in Turchia, poi in Albania

"Esprimiamo il nostro apprezzamento per la generosa ospitalità che ci ha riservato il Regno dei Paesi Bassi. Attendiamo con ansia il nostro prossimo meeting in Turchia nel 2026, seguito poi da un incontro in Albania". E' quanto si legge nella dichiarazione finale adottata dai leader al summit della Nato all'Aja.

Vertice ribadisce l'impegno su Articolo 5, chi attacca uno attacca tutti

"Noi, capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica, ci siamo riuniti all'Aia per riaffermare il nostro impegno nei confronti della Nato, l'Alleanza più forte della storia, e del legame transatlantico. Riaffermiamo il nostro ferreo impegno per la difesa collettiva, come sancito dall'Articolo 5 del Trattato di Washington: un attacco a uno è un attacco a tutti. Restiamo uniti e risoluti nella nostra determinazione a proteggere il nostro miliardo di cittadini, difendere l'Alleanza e salvaguardare la nostra libertà e democrazia". E' quanto si legge nella dichiarazione finale adottata dai leader al summit della Nato all'Aja.

Trump conferma l'articolo 5: "Siamo con gli alleati"

Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, ad una domanda sull'articolo 5 del trattato dell'Atlantico del Nord che prevede l'impegno alla difesa reciproca in caso di attacco per gli alleati Nato, ha risposto: "Siamo con loro fino in fondo". Lo riporta il Guardian. Il punto stampa con il segretario generale Mark Rutte è stato trasmesso solo in parte dal sito della Casa Bianca

Merz: "Aumento spese per la Difesa non è a favore di nessuno"

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha ribadito che la decisione degli alleati della Nato di aumentare massicciamente la spesa per la difesa è stata presa perché i membri dell'Alleanza ne erano "convinti". "Voglio dire esplicitamente che non stiamo prendendo le decisioni che stiamo prendendo per fare un favore a qualcuno", ha dichiarato Merz ai giornalisti in occasione del vertice della Nato all'Aja. "Stiamo prendendo queste decisioni sulla base delle nostre intuizioni, della nostra convinzione che la Nato nel suo complesso, e questo vale soprattutto per la parte europea della Nato, debba fare di più nei prossimi anni per garantire la propria capacità difensiva", ha affermato il cancelliere.

I leader della Nato sono pronti ad approvare formalmente un massiccio aumento della spesa per la difesa e delle relative spese, portandola ad almeno il 5% del Pil, una mossa che è stata ampiamente attribuita al presidente statunitense Donald Trump, che ha spinto gli alleati a spendere di più. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha definito questo sviluppo un "grande successo" per Trump, in un messaggio pubblicato ieri dal leader statunitense. "Donald, ci hai condotto verso un momento davvero, davvero importante per l'America, l'Europa e il mondo", ha scritto. "L'Europa pagherà alla grande, come è giusto che sia, e sarà la tua vittoria", ha concluso Rutte.

Accordo Germania-Norvegia per acquisto missili da crociera per F-35

La Germania acquisterà nuovi missili da crociera in un accordo congiunto con la Norvegia per armare i 35 jet stealth F-35 ordinati dagli Stati Uniti. Lo ha affermato il ministero della Difesa tedesco, Boris Pistorius, come riporta Deutsche Welle. L'accordo per l'acquisto dei missili per 677 milioni di euro è stato firmato a margine del vertice Nato all'Aia. "Questo accordo realizza ciò che ci siamo prefissati come obiettivo in Europa e nella Nato: appalti congiunti per ridurre tempi, burocrazia e costi", ha affermato Pistorius dopo la firma. "Grazie a questa iniziativa congiunta, riceveremo i primi missili da crociera entro la fine del 2027. Non si tratta solo di un approvvigionamento rapido: a dire il vero, è una velocità quasi supersonica", ha aggiunto. I missili in questione sono noti come Joint Strike Missiles (Jsm). Possono essere utilizzati contro obiettivi sia terrestri che marittimi e sono in grado di passare inosservati ai radar nemici e di cambiare rotta in volo, ha affermato il ministero. L'acquisto sarà finanziato sia da un fondo speciale per il rinnovamento della Bundeswehr, sia dal normale bilancio della difesa.

Sanchez evita contatti con Trump a inizio vertice

I media spagnoli hanno fatto notare che il premier Pedro Sanchez ha evitato di incrociare il presidente degli Usa Donald Trump mentre i leader erano nella sala, in attesa dell'inizio del vertice Nato a L'Aia. Sanchez, a differenza di quanto fa solitamente ai vertici dell'Ue, dove si intrattiene con gli omologhi, questa volta ha preso posto rapidamente nella sala, dove avrebbe rischiato di incrociare Trump e di subire qualche gesto sprezzante da parte del leader Usa, osserva El Paìs. Il premier spagnolo ha solo scambiato qualche parola con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, seduto vicino a lui. Sanchez e Trump non sono stati visti insieme neanche ieri sera alla cena di gala. Il premier spagnolo ha rifiutato di assumere l'impegno di una spesa per la difesa pari al 5% del Pil come voluto da Trump e il presidente Usa ha definito la Spagna "un problema".

Cremlino non commenta parole Trump su art. 5, non le abbiamo viste

Il Cremlino non ha commentato le dichiarazioni rilasciate dal presidente Usa Donald Trump sulla variabilità nell'interpretazione dell'articolo 5 della carta della Nato, nonché sull'adesione degli Stati Uniti all'Alleanza. "No, ad essere onesti, non le ho viste, quindi non posso commentare nulla al riguardo", ha risposto il portavoce Dmitry Peskov alle domande dei giornalisti nel briefing quotidiano, secondo quanto riporta Tass.

La foto dei leader Nato

foto nato

Prima del vertice tutti i capi di stato e di governo hanno fatto la solita foto simbolo tutti schierati. Da segnalare la presenza al centro non solo del segretario Mark Rutte, ma del presidente Usa Donald Trump

L'approfondimento | I raid in Iran e le sette vittorie di Donald

Trump

Se la tregua tra Iran e Israele reggerà, Trump potrà vantare un "settebello" diplomatico. Dalla vendetta per l’umiliazione dell’ambasciata nel 1979 alla distruzione delle basi nucleari iraniane, fino al freno imposto a Netanyahu. Con l’uso simbolico dei B2, Trump rilancia l’immagine di superpotenza americana e invia un segnale alla Cina su Taiwan. La rappresaglia iraniana concordata mostra la sua "imprevedibilità strategica". Il messaggio è chiaro: gli USA, sotto Trump, sono soli e dominanti, sopra Nato, ONU ed Europa.

Rutte: "Per troppo tempo Usa hanno sostenuto peso Nato"

"Troppo a lungo gli Stati Uniti hanno portato il peso maggiore all'interno dell'Alleanza ma tutto questo finisce oggi". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte aprendo la sessione del consiglio atlantico al livello dei leader. "Abbiamo un piano concreto che prevede che tutti gli alleati destinino il 5% del Pil alla difesa. Questa decisione è profondamente radicata nella nostra missione fondamentale ed è necessaria per finanziare i nostri piani di difesa e la nostra preparazione. E garantirà che tutti contribuiscano in modo equo alla nostra sicurezza", ha aggiunto.

Tajani: "Spagna firmi, impegno spesa vale per tutti"

"Quando si firma si assume un impegno. Non è che assumi un impegno a metà. Le regole valgono per tutti, anche per la Spagna". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta, all'Aja in conferenza stampa, la posizione di Madrid, che avrebbe raggiunto un accordo con la Nato per raggiungere l'obiettivo di capacità militari spendendo meno del 3,5% del Pil previsto per le spese nella difesa stricto sensu per gli alleati. L'opposizione dice che Pedro Sanchez non firma, gli viene chiesto. "Veramente firma - risponde - dichiarazioni se ne possono fare tante, ma se firmi firmi".

Al via i lavori del vertice

Al via i lavori a L'Aja del Consiglio Atlantico della Nato nel formato dei leader. I lavori sono iniziati con l'intervento del segretario generale della Nato, Mark Rutte. Al suo fianco, il presidente americano Donald Trump. Ai lavori partecipano i 32 leader dell'Alleanza, inclusa la premier Giorgia Meloni

Rubio: "È il summit di Trump, ogni membro ha preso l'impegno del 5%"

Il summit di Trump". Così Marco Rubio definisce, in un'intervista a Politico, il vertice della Nato in corso all'Aja che sancisce la vittoria della linea del presidente, avviata già nel suo primo mandato, di chiedere un aumento della spesa militare da parte degli alleati. "La combinazione della pressione del presidente Trump, sin dalla sua prima amministrazione, e poi l'invasione e la guerra in Europa da parte di Vladimir Putin hanno spinto ora praticamente ogni partner della Nato ad impegnarsi a raggiungere l'obiettivo del 5%, con l'eccezione, purtroppo, della Spagna", ha detto il segretario di Stato Usa. Per Rubio la posizione di Madrid, che ha chiesto e ottenuto di rimanere fuori dall'obiettivo del 5%, "è un grande problema". "Non penso che l'accordo che la Spagna ha raggiunto sia sostenibile e francamente questo li mette in una posizione molto difficile nei confronti degli alleati e partner", ha aggiunto.

Trump: "Oggi notizia importante, decideremo il 5%"

"Ho chiesto di andare al 5% e oggi lo faranno, è una notizia importante, la Nato sarà molto forte con noi, quando c'era Biden era tutto morto". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in un punto stampa con Mark Rutte. "Non ne possiamo parlare fino al voto perché a volte succedono cose strane", ha aggiunto.

Madrid, saremo all'altezza come alleati, 2,1% è sufficiente

Il ministro dell'Economia spagnolo Carlos Cuerpo, in un'intervista rilasciata a Rne mentre è in corso il vertice della Nato a L'Aia, ha affermato che la Spagna "sarà all'altezza come alleato" e ha ribadito che una spesa per la difesa pari al 2,1% del Pil è sufficiente per soddisfare le esigenze dell'Alleanza atlantica. Cuerpo ha sostenuto che la discussione sulla percentuale di spesa "è fuorviante". "La percentuale deve essere il punto finale di questa discussione", ha argomentato, "dobbiamo spendere abbastanza per essere in grado di difenderci dalle minacce e questo, nel caso della Spagna, è il 2,1% del Pil ed è quello che faremo".

Trump: "Putin molto gentile, si è offerto di aiutare"

Il presidente russo Vladimir Putin "è stato molto carino e si offerto di aiutare sull'Iran. Gli ho detto che avevo bisogno di aiuto sulla Russia". Lo dice il presidente degli Usa Donald Trump, in un punto stampa con il segretario generale della Nato Mark Rutte all'Aja,

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica