
L'amministrazione americana valuta una proroga della scadenza del 9 luglio prevista per l'entrata in vigore dei dazi reciproci nei confronti dei partner commerciali degli Usa. Ad aprire a tale prospettiva è stata la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt che, a domanda diretta dei giornalisti, ha indicato come la definizione di una data non sia essenziale per gli obiettivi di Donald Trump. "Potrebbe essere prorogata, ma si tratta di una decisione che spetta al presidente", ha sottolineato Leavitt precisando che il leader Usa "può semplicemente proporre un accordo a questi Paesi se si rifiutano di firmarne uno con noi entro la scadenza". La portavoce ha proseguito poi dichiarando che ciò significa che il tycoon "può scegliere un'aliquota tariffaria reciproca che ritiene vantaggiosa per gli Stati Uniti e per i lavoratori americani".
I dazi reciproci erano stati varati da Trump il 2 aprile, da lui definito il "giorno della Liberazione". La tempesta sui mercati internazionali scatenata dalle tariffe aveva costretto il tycoon a concedere una tregua ai partner commerciali degli Stati Uniti della durata di 90 giorni che scade, appunto, il 9 luglio. Con sullo sfondo la minaccia di un ritorno all'aumento dei dazi in caso di mancato accordo. Da allora, l'amministrazione repubblicana si è spesso vantata di aver intavolato trattative con molti Paesi ma i risultati concreti raggiunti sino ad ora si limitano ad un accordo con il Regno Unito e un'intesa quadro con la Cina che prevede, per 90 giorni, un calo dei dazi del 115%.
Il rischio di un'impennata di dazi al 50% a partire dal primo giugno nei confronti delle 27 nazioni dell'Ue era stato scongiurato a fine maggio dopo un contatto telefonico tra Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Le trattative in corso "non stanno andando da nessuna parte", aveva detto The Donald. D'altra parte l'ostilità verso Bruxelles era stata confermata a fine febbraio quando il capo della Casa Bianca aveva detto in occasione della prima riunione di gabinetto del suo secondo mandato che "l'Ue è stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti".
In attesa di capire se sul dossier commerciale tornerà a fare nuovamente capolino "Taco" Trump, Bruxelles si prepara a tutti gli scenari. In occasione del Consiglio europeo svoltosi oggi, i leader Ue hanno discusso anche di dazi. Secondo indiscrezioni, considerata l'imminente scadenza, la Commissione punterebbe ad arrivare ad "un accordo di principio per lavorare su determinate direttrici" simile agli accordi firmati da Washington con Londra e Pechino. Proprio poco fa si è appreso che Ursula von der Leyen ha informato i capi di governo europei di aver ricevuto la controproposta statunitense nel negoziato sulle tariffe. L'offerta in questione sarebbe composta da un testo di poche pagine e andrebbe a delineare "un accordo provvisorio" tra Usa e Ue.
Il presidente Usa Donald Trump ha
annunciato che gli Stati Uniti hanno firmato un accordo commerciale con la Cina. L'India potrebbe essere "la prossima", ha detto Trump durante un evento alla Casa Bianca per promuovere un disegno di legge sulla spesa pubblica.