
Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato nei colloqui che si sono tenuti a Ginevra, in Svizzera, la sospensione di parte dei dazi reciproci per 90 giorni. La misura dovrà entrare in vigore entro il 14 maggio. Come si legge dalla dichiarazione congiunta pubblicata da Xinhua, Washington e Pechino sospenderanno l'applicazione dei dazi al 24% sui beni per un periodo iniziale di 90 giorni, mantenendo al contempo il restante 10%. "Dopo aver adottato le misure di cui sopra, le due parti istituiranno un meccanismo per proseguire i negoziati sulle relazioni economiche e commerciali", precisa la dichiarazione, "i negoziati potranno svolgersi in Cina, negli Stati Uniti o in un paese terzo concordato da entrambe le parti. Se necessario, le due parti potranno svolgere consultazioni a livello operativo su questioni economiche e commerciali rilevanti".
Già nella notte italiana di sabato, al termine del primo round, il presidente Donald Trump aveva postato un messaggio su Truth elogiando le "ottime" trattative. "Un totale reset negoziato in modo amichevole, ma costruttivo," ha detto, aggiungendo: "Grandi progressi fatti!”. Un clima positivo si era iniziato a percepire anche dalla delegazione cinese guidata dal vicepremier He Lifeng che già ieri si diceva soddisfatto dei "progressi importanti" fatti nei colloqui con gli Usa sui dazi.
Intanto, però, in patria ieri pomeriggio l’assistente del ministro degli Esteri cinese, Miao Deyu, ha ribadito la posizione ufficiale del Dragone: la Cina "si oppone all'imposizione dei dazi reciproci e ha adottato energiche misure legali per contrastarli", puntando a tutelare "con fermezza" i propri interessi di sviluppo e favorire "l’ordine commerciale internazionale", ha sottolineato in un briefing con i media in vista della riunione del Forum Cina-Celac (Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici) in programma a Pechino domani, martedì 13 maggio, al quale parteciperà anche Xi.
L’iniziativa punta a rafforzare i legami coi suoi partner nel mezzo dello scontro con gli Stati Uniti. "Siamo disposti a rafforzare la comunicazione e il coordinamento con i Paesi latinoamericani per sostenere congiuntamente il multilateralismo e il sistema commerciale multilaterale", ha assicurato il diplomatico. La riunione adotterà due documenti finali: la Dichiarazione di Pechino e un piano d’azione congiunto dedicato alle misure specifiche per la cooperazione in vari settori e per la costruzione congiunta della nuova Via della Seta lanciata nel 2013 da Xi.
Dall’inizio del suo secondo mandato, Trump ha imposto dazi del 145% sui prodotti cinesi, mentre la Cina ha reagito con dazi del 125% sui prodotti americani. Il presidente Usa ha affermato nei giorni scorsi che i dazi non potevano superare di molto l’attuale 145%, quindi era probabile che alla fine sarebbero scesi. E venerdì ha suggerito di abbassare l’asticella all’80 per cento. Venerdì sera, il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Fox News che il presidente dovrebbe mantenere significativi dazi cosiddetti reciproci sul commercio con Pechino, ma potrebbe attestarsi intorno al 34%, il tasso annunciato dalla Casa Bianca il 2 aprile.