Escalation nei Caraibi, Trump muove altre navi da guerra e un sottomarino atomico: cosa succede

Trump rafforza la presenza Usa nei Caraibi: in arrivo incrociatore e sottomarino nucleare per la lotta ai narcos. Ma il maxi dispiegamento punta anche a mettere pressione sul Venezuela di Maduro

Escalation nei Caraibi, Trump muove altre navi da guerra e un sottomarino atomico: cosa succede
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Donald Trump raddoppia. Gli Usa si preparano infatti a espandere il dispositivo militare nel Mar dei Caraibi. Secondo due funzionari americani sentiti da Reuters gli Stati uniti invieranno nuovi mezzi. Nei prossimi giorni la Uss Lake Erie, un incrociatore lanciamissili e la Uss Newport News, un sottomarino a propulsione nucleare, arriveranno nell'area. Le due fonti non hanno fornito altri dettagli ma hanno detto che il loro dispiegamento fa parte del programma del Pentagono e della Casa Bianca per colpire le organizzazioni del narco-traffico nella regione.

Questi nuovi mezzi vanno a unirsi a un gruppo già nutrito: la USS San Antonio, USS Iwo Jima and USS Fort Lauderdale già presenti nella zona con 4.500 uomini, inclusi 2.200 marines e alti mezzi in arrivo, come il gruppo anfibio della USS Iwo Jima (ARG) e la 22ª unità di spedizione dei Marine, partiti da Norfolk dopo essere bloccati dall'uragano Erin.

L'analista di Osint Ian Ellis ha aggiornato il conteggio completo tracciando la pozione della navi e così composto

  • USS Iwo Jima (LHD 7) – Nave da assalto anfibio
  • USS Fort Lauderdale (LPD 28) – Nave da trasporto anfibio
  • USS San Antonio (LPD 17) – Nave da trasporto anfibio
  • USS Gravely (DDG 107) – Cacciatorpediniere classe Arleigh Burke
  • USS Jason Dunham (DDG 109) – Cacciatorpediniere classe Arleigh Burke
  • USS Sampson (DDG 102) – Cacciatorpediniere classe Arleigh Burke
  • USS Minneapolis-St. Paul (LCS 21) – Nave da combattimento classe Freedom
  • USS Lake Erie (CG 70) – Incrociatore classe Ticonderoga
  • USS Newport News (SSN 750) – Sottomarino classe Los Angeles

Non tutti i mezzi si trovano nel Mar dei Caraibi, spiega Ellis. La Uss Lake Erie e la Uss Sampson si trovano a largo di Panama.

Lotta ai narcos ma non solo

La nuova amministrazione Trump ha fatto della lotta al narcotraffico una delle sue priorità e si inserisce all'interno del vasto dispositivo che ha varato per controllare l'immigrazione lungo il confine meridionale. In questo senso il dipartimento di Stato ha inserito diversi cartelli narcos nell'elenco delle organizzazioni terroristiche, come il Cartello di Sinaloa e la gang venezuelana di Tren de Aragua.

Quanto pesa la lotta alla droga

Il tema del traffico di stupefacenti è importantissimo perché si collega alla gravissima crisi degli oppioidi che attanagliano gli Stati Uniti. La guardia costiera americana ha fatto sapere che nel corso dell'estate ha sequestrato oltre 34.000 chilogrammi di droga illegale nelle imbarcazioni che si muovono nel Pacifico e nel Mar del Caraibi. Secondo le informazioni diffuse dalle autorità americane il valore complessivo della merce sequestrata è di circa mezzo miliardo di dollari.

Nelle operazioni congiunte di Guardia Costiera e dipartimento della Difesa sono state fermate e 19 imbarcazioni che si muovevano al largo delle Isole Galapagos, delle coste del Venezuela, del Messico, della Repubblica Dominicana, della Giamaica e di Aruba. Oltre al dispositivo militare, Trump ha promesso più uomini e mezzi per la Guardia costiera aumentano la forza ad almeno 15mila unità entro la fine del 2028. Al momento il corpo ha 43mila effettivi, 8 mila riservisti e 30 mila ausiliari.

Scintille in Venezuela

Al di là dei narcos, uno degli obiettivi di un dispiegamento così massiccio è il Venezuela, finito al centro della nuova sfida delle cannoniere di Trump. La tensione a Caracas è palpabile. E da giorni il regime di Nicolas Maduro pubblica notizie di arruolamenti di massa nelle milizie che dovrebbero difendere il Paese.

Maduro, dopo la campagna di arruolamento di volontari nelle "Milizie bolivariane" del fine settimana, ha ora disposto il dispiegamento di 15.000 uomini delle forze armate e della polizia negli stati di Táchira e Zulia, alla frontiera con la Colombia.

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