
Elon Musk lascerà presto il suo incarico nell'amministrazione Trump. A confermarlo è stato lo stesso patron di Tesla, che su X ha parlato di un'uscita "pianificata". "Ora che il mio mandato programmato come dipendente governativo speciale volge al termine, vorrei ringraziare il presidente Donald Trump per avermi dato l'opportunità di tagliare le spese non necessarie", ha scritto il miliardario. "La missione del Doge non farà che rafforzarsi nel tempo, diventando uno stile di vita nel governo".
Un'ulteriore conferma è arrivata anche da un funzionario governativo: "Il processo di uscita inizia stanotte". Prima di questo annuncio, Musk aveva espresso la sua intenzione di restare attivo in politica anche dopo la fine del suo incarico, ma la priorità data dal presidente al pacchetto di tagli fiscali nell'ambito della legge di bilancio approvata dalla Camera, che potrebbe aumentare il debito di migliaia di miliardi, ha ridimensionato l'influenza del Doge. Lo stesso tycoon sudafricano aveva criticato la misura durante un'intervista alla Cbs, dicendosi "deluso" e sostenendo che avrebbe "minato il lavoro" del dipartimento per l'Efficienza governativa.
Con tutta probabilità, è questo il motivo che ha portato Musk a rinnovare il suo impegno nei confronti delle aziende di cui è proprietario: X, xAI, Tesla e SpaceX. "Torno a lavorare 24 ore su 24, dormendo in sale server e fabbriche", ha scritto. Il miliardario ha sostenuto in prima persona e a livello finanziario la campagna elettorale di Donald Trump, influenzando in modo non indifferente il suo successo e ritorno alla Casa Bianca. Dopo un iniziale periodo di rapporti rosei, tra i due si è aperta una frattura che con il tempo ha continuato ad allargarsi.
Inoltre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, dietro l'addio di Musk vi sarebbe anche il suo fallito tentativo di impedire l'accordo di Sam Altman per l'intelligenza artificiale negli Emirati.
Pare che il tycoon abbia detto che se la sua azienda xAI non fosse stata aggiunta, non l'avrebbe approvato. Una reazione simile a quella del gennaio scorso, quando Trump ha siglato il cosiddetto accordo Stargate con OpenAI, Oracle e SoftBank, da cui Musk è stato estromesso.