"Atto incoscente". Bordata violenta di Kamala Harris contro la ricandidatura di Biden

Le anticipazioni del nuovo libro della candidata democratica alle presidenziali: “Il team di Biden lavorava contro di me"

"Atto incoscente". Bordata violenta di Kamala Harris contro la ricandidatura di Biden
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Kamala Harris al veleno contro Joe Biden nel suo nuovo libro “107 Days” che racconta la sua breve corsa alla Casa Bianca. The Atlantic ha pubblicato un estratto che rende chiara la posizione della candidata democratica alle ultime presidenziali: la decisione di Joe Biden di ricandidarsi per un secondo mandato fu un atto di “incoscienza”. Ma non è tutto: a suo avviso, il team del presidente uscente avrebbe fatto di tutto per sabotarla.

"E tra tutte le persone alla Casa Bianca, ero nella posizione peggiore per sostenere la tesi che si sarebbe dovuto ritirare. Sapevo che gli sarebbe sembrato incredibilmente egoistico consigliargli di non candidarsi. L'avrebbe considerata pura ambizione, forse una velenosa slealtà, anche se il mio unico messaggio fosse stato: non lasciate che vinca l'altro" le parole della Harris, che non ha poi utilizzato troppi giri di parole sui responsabili della scelta: "'È una decisione di Joe e Jill'. Lo abbiamo detto tutti, come un mantra, come se fossimo stati ipnotizzati. È stata grazia o incoscienza? Col senno di poi, credo sia stata incoscienza. La posta in gioco era semplicemente troppo alta. Questa non era una scelta che avrebbe dovuto essere lasciata all'ego di un individuo, all'ambizione di un individuo. Avrebbe dovuto essere più di una semplice decisione personale".

Secondo la Harris, inoltre, il team di Biden avrebbe lavorato contro di lei: "Quando i sondaggi indicavano che stavo diventando più popolare, le persone intorno a lui non hanno gradito il contrasto che stava emergendo”. “Nessuno di loro ha capito che se io facevo bene, faceva bene anche lui” ha aggiunto: “Che, date le preoccupazioni sulla sua età, il mio successo visibile come suo vicepresidente era vitale. Sarebbe servito come testimonianza del suo giudizio nella scelta e come rassicurazione sul fatto che, se fosse successo qualcosa, il Paese sarebbe stato in buone mani. Il mio successo era importante per lui". Ma, ha proseguito, il team di Biden “non l’ha capito”.

La Harris si è anche soffermata sull’influenza della cerchia di Biden sulle sue decisioni: “Molte persone vogliono inventare la storia di una grande cospirazione alla Casa Bianca per nascondere l'infermità di Joe Biden. Ecco la verità, così come l'ho vissuta. Joe Biden era un uomo intelligente, con una lunga esperienza e una profonda convinzione, in grado di svolgere i compiti di presidente".

La democratica ha rimarcato che Biden "nel suo giorno peggiore, era più informato, più capace di giudizio e molto più compassionevole di Donald Trump nei suoi giorni migliori. Ma a 81 anni, Joe si era stancato. È stato allora che la sua età si è manifestata con inciampi fisici e verbali".

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