
I democratici Usa, ancora storditi dal successo di Donald Trump del 5 novembre scorso, sono alla ricerca di un'identità politica. Ma non solo. L'uscita di scena di Joe Biden e la sconfitta del tandem Kamala Harris, Tim Walz, ha lasciato la sinistra americana senza leader. Nelle ultime settimane, però, stanno iniziando a emergere delle figure in cerca di un posto al sole per le presidenziali del 2028. Alexandria Ocasio-Cortez gira gli Stati Uniti insieme all'ultraottantenne Bernie Sanders col suo Fighting Oligarchy Tour, mentre Cory Booker, battagliero senatore del New Jersey arringa il Congresso con un discorso record di oltre 25 ore. Nelle ultime ore, però ha fatto il suo ingresso anche JB Pritzker, governatore dell'Illinois.
Chi è davvero il miliardario progressista che sogna la Casa Bianca
Sessant'anni compiuti lo scorso gennaio, Pritzker governa la terra di Lincoln dal 2019 e nel 2022 è stato riconfermato governatore con un vantaggio sull'avversario repubblicano di oltre 12 punti. Il 28 aprile il democratico ha tenuto un discorso davanti a 800 attivisti in New Hampshire. L'intervento, durissimo, è diventato virale sui social e l'ha proiettato in cima alle cronache nazionali. Un momento prezioso per chiunque ambisca a correre alle primarie per le presidenziali. "Mai prima d'ora nella mia vita mi sono trovato a chiamare proteste di massa, a chiamare la mobilitazione e disordini. Ma lo faccio ora".
Un discorso condito da un attacco frontale ai repubblicani: "Non possono conoscere un attimo di pace", ha continuato, "devono capire che combatteremo la loro crudeltà con ogni megafono e microfono che abbiamo". Nel suo comizio ne ha avuto per tutti. Il segretario alla Salute Robert F Kennedy Jr è stato bollato come "strambo nipote d'arte che una volta ha nascosto un orso morto nel sedile posteriore dell'auto" e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, "un ex commentatore di Fox News fallito". E poi ovviamente Trump: "Smettiamo di pensare di poter negoziare con un pazzo".
Un outsider con il profilo giusto per sfidare Trump
Pritzker è un dem atipico, ma ha il fisico da perfetto anti-Trump. Secondo il calcolatore di Forbes ha un patrimonio personale intorno ai 3,7 miliardi di dollari (giusto per avere un'idea, quello di Trump è stimato intorno ai 4,9 miliardi). Tutt'altro che socialista, fa parte di una famiglia ricchissima che possiede la catena di hotel Hyatt. Laureato alla Duke University e alla Northwestern University, Pritzker ha le carte in regola per parlare a moltissimi settori dell'elettorato americano. Il mondo dell'imprenditoria ma anche il popolo democratico stordito dai primi 100 giorni di ordini esecutivi trumpiani.
L'exploit del governatore è significativo anche per un altro motivo. Rispetto ad altri governatori papabili per le primarie del 2028, come quella del Michigan, Gretchen Whitmer e quelli della Pennsylvania, Josh Shapiro, e della California, Gavin Newsom, sembra non voler dare tregua all'amministrazione Trump. Subito dopo l'insediamento del tycoon la sinistra americana si è spaccata in tre filoni. Quelli che vogliono collaborare con Trump, quelli che preferiscono "aspettare e vedere", quelli dell'opposizione ad ogni costo. Tra i primi figurano alcuni senatori e deputati e pure Newsom, mentre nel secondo gruppo ci sono molti governatori. Nell'ultimo segmento si colloca la sinistra più liberal capitanata da Ocasio-Cortez. Pritzker si inserisce ora in questo gruppo, animando un forte dibattito interno.
La base dem pronta alla piazza
È probabile che il governatore abbia annusato l'aria della base democratica, indispensabile da conquistare le primarie. Il popolo democratico più coinvolto vorrebbe un partito pronto ad attaccare ogni giorno l'amministrazione Trump, come conferma il movimento 50501, che ha lanciato proteste in cinquanta stati e che prepara una nuova giornata di agitazioni per il 1 maggio, con manifestazioni molto partecipate a Washington.
Molti si sono chiesti da dove arrivi questa "rabbia" nelle parole di Pritzker. Secondo Anne Caprara, a lungo capo dello staff del governatore, l'approccio deciso deriva dall'esperienza stessa della sua famiglia che ha vissuto sulla sua pelle i pogrom antisemiti in Ucraina. Per moltissimi anni è stato un sostenitore della causa democratica, donando a Hillary Clinton sia alle primarie del 2008 che alle presidenziali del 2016. Salvo poi mettersi in proprio. Nel 2023 ha allargato il suo raggio di azione creando un PAC, un organismo per la raccolta fondi denominato Think Big America che spende milioni di dollari nell'appoggiare misure referendarie, come l'introduzione del diritto all'aborto nelle costituzioni statali. Sotto il suo governo l'Illinois è diventato una sorta di paradiso delle politiche dem: salario minimo a 15 dollari, diritto all'aborto e investimenti in infrastrutture.
Nel 2024 ha appoggiato Kamala Harris ed è stato il mattatore della convention democratica di Chicago che l'ha incoronata candidata, in particolare offrendo ai vari eventi le JBeers, birre prodotte da piccoli birrifici finanziati dallo stesso Pritzker.
Due giorni dopo la vittoria di Trump, il governatore è stato il primo a dirsi pronto a resistere dicendo ai giornalisti che l'Illinois non era impreparato alla vittoria di Trump e che la pianificazione per reggere al ritorno del tycoon era iniziata con scorte extra di farmaci per l'aborto e team di avvocati pronti a fare causa al governo federale. Parlando in una conferenza stampa minacciò direttamente Trump: "Se attacchi la mia gente, dovrai vedertela con me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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