“Dobbiamo temere l’uomo bianco”, le parole d'odio della deputata dem americana

Preoccupano le parole rappresentante degli USA Ilhan Omar che minimizzò l'attentato terroristico dell'11 settembre

“Dobbiamo temere l’uomo bianco”, le parole d'odio della deputata dem americana
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La necessità di contestare qualsiasi aspetto sembra essere diventata parte integrante del modo di fare politica dei democratici, non solo italiani ma anche americani. È il caso dell’atteggiamento della deputata dem, Ilhan Omar, le sue parole fanno trasparire odio e discriminazione nei confronti degli uomini bianchi. Secondo Omar i maschi occidentali commetterebbero molti omicidi e i cittadini statunitensi devono temerli.

Cosa è successo

In un video mandato in onda dalla rete televisiva Al Jaazera Ilhan Omar afferma: “Our country should be more fearful of white man across our country because they are causing most of the deaths” ovvero "Il nostro paese dovrebbe avere più paura degli uomini bianchi perché stanno causando molte morti". Sostanzialmente la deputata americana sostiene che gli uomini bianchi stiano provocando la maggior parte delle morti negli Stati Uniti e, per questa ragione, bisogna temere questa categoria di persone. Il problema è quindi, secondo la rappresentante dem, il colore della pelle che porta a compiere gesti estremi fino ad arrivare alla morte.

La reazione dei media

Dopo queste parole non abbiamo letto di proteste o articoli che spiegassero quanto fosse fuori luogo e umanamente scorretto il pensiero di una rappresentate politica. Sentiamo però spesso, in ottica inclusiva, processi di snaturamento dei grandi classici Disney attraverso l'inserimento di personaggi provenienti da ogni nazionalità per rendere tutto più equo. Non importa se nel frattempo si condannano gli uomini che hanno la pelle bianca perché è una caratteristica tipica di chi commette gli omicidi che, anche in questo caso, si potrebbe smentire la notizia con dei dati a supporto della tesi, pensiamo per esempio al fenomeno delle Torri Gemelle che la deputata ha minimizzato l’evento che causò 2.996 morti, ma questa è un’altra storia.

Non sono le prime affermazioni forti

Non è la prima volta che la deputata dem esordisce con dichiarazioni particolarmente forti. Nel 2019 la donna incitò i mussulmani a “scatenare l’inferno negli Usa”, un’esternazione che ha tutte le caratteristiche del cosiddetto “hate speech” e che scatenò il putiferio nell’opinione pubblica americana, con alcuni utenti sui social che ipotizzarono persino l’incitamento al terrorismo.

Questo evento avvenne dal palco del Council on American-Islamic Relations (Cair), si tratta di un’associazione ben nota per essere stata inserita nella black list degli Emirati Arabi nel 2014 per legami con i Fratelli Musulmani e già più volte additata come sostenitrice del gruppo terroristico palestinese Hamas.

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