Politica estera

"La Cina arruola ex militari Usa". Il Pentagono lancia l'allarme

Secondo un messaggio ottenuto dal Washington Post, la Cina avrebbe puntato ex militari americani, in particolare piloti, per ottenere informazioni utili a sopperire al divario tecnologico e a conoscere la macchina bellica Usa e Nato

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Lo spionaggio cinese è una delle preoccupazioni più grandi da parte del Pentagono. Ma adesso, a incutere timore all'intelligence e ai vertici militari degli Stati Uniti è una manovra ancora più particolare da parte della Repubblica popolare: quella che prevede il reclutamento di ex militari americani in aziende internazionali per poi sfruttare le loro conoscenze in campo bellico.

L'indiscrezione è stata dal Washington Post, che ha avuto accesso a un messaggio del generale Charles Q. Brown, capo dell'Air Force e prossimo capo degli Stati Maggiori Riuniti al posto del generale Mark Milley. Secondo le informazioni contenute in questo memo, la preoccupazione dei servizi di intelligence militari è che l'intelligence di Pechino, utilizzando intermediari internazionali e offerte di lavoro apparentemente innocue ed estranee al mondo militari, contattino veterani o anche personale attualmente impiegato nelle forze armate statunitensi.

"Molti di quelli che accettato contratti con queste società erodono la nostra sicurezza nazionale, mettendo la stessa sicurezza dei loro commilitoni e del Paese al rischio" ha sottolineato il generale Brown ricordando a sua volta la responsabilità dei suoi uomini e il dovere di "proteggere le informazioni sulla nostra difesa nazionale" che incombe anche una volta abbandonata la divisa.

L'obiettivo di Pechino sarebbe quello di ottenere il più possibile informazioni riguardanti i membri delle forze armate Usa e anche dei Paesi Nato cos' come della stessa Alleanza. L'obiettivo è quello di fare in modo che dalla massa di informazioni si riesca a colmare, in maniera graduale, il divario che ancora esiste con la macchina bellica di Oltreoceano, tanto più in un periodo di competizione crescente in diversi campi. L'allarme sul "preoccupante aumento di questa attività" da parte dei funzionari Usa conferma che la manovra avvolgente della Cina è probabilmente attiva già da diverso tempo.

Ma l'allarme rilanciato in queste ore conferma il fatto che al Pentagono temono un progressivo radicamento di questo metodo unito alla difficoltà nell'indivudare questa rete di spionaggio indiretta e internazionale ma anche nel fermare sul nascere l'ipotesi di "arruolamento" da parte di queste agenzie. Le offerte di lavoro sono apparentemente slegate dalle industrie e dalle forze armate di Pechino.

Ed è difficile fare in modo che ex militari Usa - in particolare piloti - non abbiano contatti con persone impiegate in questa rete così come vietare eventuali contratti.

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