
Se si vuole una destra diversa, a cambiare deve essere la sinistra. Minoritaria quasi ovunque per carenza di idee per una società odierna, la sinistra resta comunque padrona dei circuiti mediatici, giudiziari e culturali. E impone la sua nenia buonista politicamente corretta che irrita talmente tanto chiunque sia moderato da farlo votare ben più a destra di quanto naturalmente non farebbe. Credete davvero che anche la parte repubblicana di una nazione assetata di futuro come l'America, dove 30 anni fa il repubblicano Ronald Reagan esaltava l'importanza dell'immigrazione regolare su cui una nazione meritocratica si fonda, voterebbe un ritorno al passato come Donald Trump, se contro di lui la sinistra non avesse candidato una pippa ridens che cianciava solo di togliere fondi alla polizia, depenalizzare i furti fino a mille dollari di valore, o assegnare il posto di lavoro in imprese e aziende non al più bravo, a prescindere dal suo sesso, dal suo colore della pelle o dal orientamento sessuale o religioso, ma proprio e solo per questo? Io dico di no.
Ma il trumpismo è la reazione ai capricci illogici di una sinistra marziana, che anziché difendere le opportunità per tutti, esprime dirigismo e capricci. Se la sinistra offre l'idea di aderire solo a una piattaforma Lgbtq+ prevaricatrice o ai vari redditi di cittadinanza, le classi sociali deboli non credono che con essa al Governo la propria condizione avrebbe chance di miglioramento. Perché, di destra o sinistra che siano, tutti chiedono miglioramento su base individuale.
In Italia, in pochi anni, a sinistra hanno speso a debito 450 miliardi di euro per superbonus e Pnrr. La condizione di qualcuno è migliorata? No.
Se la priorità, almeno apparente, resta il politicamente corretto che detestano anche moltissimi elettori a sinistra, questo non spingerà la destra a fare di più sul fronte delle riforme con cui cambiare il volto di una nazione che, sequestrata da un dibattito infantile tra saluti romani e pugni chiusi, allarmi fascismo e invenzioni simili, tra dieci anni dovrà spiegare ai suoi giovani come campare sempre più anziani sempre più longevi, con tre milioni di lavoratori in meno. Significherà spiegare un ulteriore impoverimento. Ma solo a chi resta. Perché nel mondo di oggi, andarsene è sempre più alla portata di molti, dopo che abbiamo tutti speso soldi per formarli.
Io non sono di sinistra, ma vorrei una destra più moderna e liberale. Per questo mi serve una sinistra migliore.
Che non pensi miserabile chiedere controllo dell'immigrazione, di poter girare tranquilli per strada la sera, buste paga dove lo Stato prelevi tra lordo e netto meno del 47% che in Italia preleva, o maggior libertà fiscale a fronte di servizi pubblici osceni. So che in Italia c'è molta allergia, ma anche in politica il livello si alza solo se c'è concorrenza.Altrimenti si va a ribasso. Con danni costosi per tutti noi, di destra o sinistra che siamo.
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