Trump: "Odio tra Putin e Zelensky, forse pace impossibile. Rispettare la Carta? Non so..."

Il presidente Usa intervistato dalla NBC News su Ucraina, deportazioni, terzo mandato e Tik Tok

Trump: "Odio tra Putin e Zelensky, forse pace impossibile. Rispettare la Carta? Non so..."
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In una recente intervista con la NBC News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sollevato interrogativi sul suo impegno nei confronti della Costituzione americana, affermando di non essere certo se debba effettivamente rispettarla. "Non lo so", ha dichiarato Trump rispondendo alla giornalista Kristen Welker durante una puntata di "Meet the Press", secondo alcune anticipazioni rilasciate prima della messa in onda dell'intervista questa sera.

Il tema del giusto processo

Trump ha mostrato incertezza anche quando gli è stato chiesto se, a suo avviso, cittadini e non cittadini debbano essere garantiti del diritto a un giusto processo, come stabilito dalla legge fondamentale degli Stati Uniti. "Non sono un avvocato. Non lo so", ha ripetuto più volte, evitando di fornire una posizione chiara sul tema. Quando Welker gli ha chiesto se concordasse con le recenti dichiarazioni del senatore Marco Rubio – che aveva ribadito che tutti gli americani dovrebbero godere delle garanzie costituzionali del giusto processo, incluso l’obbligo per lo Stato di notificare e garantire un'udienza prima di prendere misure legali punitive – Trump ha mantenuto la stessa linea di ambiguità. “Non lo so. Non sono un avvocato”, ha insistito, sostenendo che applicare sistematicamente tali principi implicherebbe "un milione, due milioni o tre milioni di processi". Tuttavia, ha chiarito che i suoi legali si atterranno alle interpretazioni della Corte Suprema, affermando che "ovviamente seguiranno quanto deciso dalla Corte".

TikTok e guerra in Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti ha, inoltre, aperto un altro grande tema: la possibilità di concedere una proroga alla scadenza fissata per TikTok, nel caso in cui non venga formalizzato un accordo nei tempi stabiliti. L'indicazione arriva da alcuni estratti dell'intervista. Washington ha imposto a ByteDance, la società madre cinese dell’app, di vendere TikTok a un'azienda statunitense o affrontare un possibile divieto operativo. Trump ha detto di "nutrire affetto" per TikTok e ha promesso che "lo proteggerò in modo molto forte" dall'ordine di vietare l'app cinese negli Stati Uniti a meno di un accordo per la sua vendita a un'azienda statunitense. "Se sarà necessario, se avesse bisogno di una nuova proroga, sarei disposto a concedergliela", ha detto Trump intervistato dalla Nbc. Trump ha già approvato una seconda proroga di 75 giorni per arrivare a un accordo ribandendo che "mi piacerebbe vederlo concluso" perché "TikTok è molto interessante".

Ma è stato anche il momento per alcune battute sulla guerra in Ucraina: "forse non è possibile un accordo di pace tra Mosca e Kiev", ha affermato, deludendo chi aveva visto ai funerali di Papa Francesco uno spiraglio di buone nuove. "C'è un odio tremendo, stiamo parlando di un odio tremendo tra questi due uomini (Volodymyr Zelkensky e Vladimir Putin, ndr) e tra i generali. Stanno combattendo duramente da tre anni", ha spiegato il tycoon, che però poi ha dichiarato che ci sono comunque "ottime possibilità di farcela".

Groenlandia e terzo mandato

Nemmeno il polverone sulla Groenlandia è stato tralasciato nell'intervista: Trump ha dichiarato di non aver escluso del tutto l’uso della forza militare per assicurarsi il controllo della Groenlandia, ma ha preso le distanze da un simile approccio nei confronti del Canada, pur esprimendo il desiderio che quest’ultimo possa un giorno diventare il 51° stato dell’Unione. "Per quanto riguarda il Canada, non vedo nulla del genere", ha detto Trump, rispondendo a una domanda sull’eventualità di un’azione militare. Il presidente ha poi criticato l’atteggiamento del vicino settentrionale in ambito di difesa: "I canadesi pensano che saremo sempre noi a proteggerli – e in effetti lo facciamo – ma la verità è che non si assumono pienamente le loro responsabilità. Questo è ingiusto nei confronti degli Stati Uniti e dei nostri contribuenti".

L'occasione è stata ghiotta per tornare sul tema del terzo mandato, espressamente vietato dalla Costituzione. Nonostante l’interesse di molti sostenitori, Trump ha dichiarato di non avere intenzione di concorrere per un terzo mandato presidenziale. "Sono tantissime le persone che vorrebbero che lo facessi", ha affermato durante l’intervista , "ma non è qualcosa che ho intenzione di fare". Trump ha inoltre espresso dubbi sulla legalità di una simile ipotesi: "Per quanto ne so, non è consentito. Non so se sia costituzionale", ha aggiunto, facendo riferimento al 22esimo emendamento della Costituzione statunitense, che stabilisce un limite di due mandati per la presidenza.

Il successore al MAGA e la trattativa con l'Iran

Sebbene non abbia indicato chiaramente un erede alla guida del MAGA, Trump ha menzionato due nomi di spicco all’interno del Partito Repubblicano: il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Rubio. "Ci sono molte persone davvero capaci", ha osservato, sottolineando inoltre la coesione interna al movimento. "Vedo un’unità straordinaria. Ma certamente, se qualcuno viene scelto come vicepresidente e dimostra di essere eccezionale, credo sia naturale che goda di una sorta di priorità", ha concluso.

Trump ha risposto anche sulle relazioni complesse con l'Iran: ha affermato che l'obiettivo dei colloqui con Teheran è raggiungere lo "smantellamento totale" del programma nucleare di Teheran, ma che è aperto a consentire alla Repubblica Islamica di perseguire l'energia nucleare civile.

"Penso che sarei aperto ad ascoltarlo, sai?", ha detto all'intervistatrice Kristen Welker riguardo alla possibilità di consentire all'Iran di sviluppare energia nucleare per scopi non militari. "Si chiama energia civile. Ma sai, l'energia civile spesso porta a guerre militari. E non vogliamo che abbiano un'arma nucleare. È un accordo molto semplice", ha aggiunto.

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