Trump e Melania a Londra per incontrare Re Carlo: i motivi della visita

Il viaggio, accolto con il massimo della solennità dalla monarchia britannica, intende rafforzare la cooperazione bilaterale su commercio, difesa e innovazione tecnologica

Trump e Melania a Londra per incontrare Re Carlo: i motivi della visita
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Il presidente statunitense Donald Trump è giunto a Londra per una visita di Stato di due giorni, la seconda della sua carriera politica, con l’obiettivo di consolidare il legame transatlantico in un momento delicato per le relazioni tra Washington e l’Europa. Il viaggio, accolto con il massimo della solennità dalla monarchia britannica, intende rafforzare la cooperazione bilaterale su commercio, difesa e innovazione tecnologica, mentre restano sul tavolo divergenze significative su Ucraina, Medio Oriente e il futuro della Nato.

Oltre al fasto protocollare al Castello di Windsor, dove re Carlo III ospiterà un banchetto di Stato, il momento politicamente più rilevante sarà l’incontro del 18 settembre con il premier Keir Starmer. Al centro dei colloqui figurano il rilancio delle trattative commerciali tra i due Paesi — il Regno Unito è il principale partner economico europeo degli Stati Uniti — e un nuovo partenariato strategico sulle tecnologie emergenti.

Nonostante la visita di Trump sia accompagnata da cerimoniale e simbolismo, il cuore del viaggio riguarda alcuni dossier strategici ancora irrisolti. Sul piano commerciale, Londra spinge per un accordo di libero scambio che vada oltre l’intesa parziale del 2023, che ha ridotto dazi solo su alcuni settori chiave come automotive e aerospazio, lasciando fuori nodi sensibili come farmaceutica, acciaio e alluminio. Washington, invece, appare più cauta, legando ogni concessione al rispetto di standard e al bilanciamento delle proprie filiere industriali.

Sul fronte della sicurezza, il Regno Unito resta un partner privilegiato all’interno della NATO e dei programmi di difesa congiunta, ma il sostegno americano all’Ucraina rappresenta un punto di attrito: Londra chiede garanzie di continuità, mentre Trump ha dato segnali ambigui, oscillando tra il sostegno militare e la ricerca di una soluzione negoziata con Mosca. Altro tema rilevante è il Medio Oriente: il governo Starmer punta a un riconoscimento ufficiale della Palestina all’Onu, mentre l’amministrazione Trump mantiene un approccio filoisraeliano e poco incline a concessioni diplomatiche.

Infine, sul piano tecnologico ed energetico, i due Paesi convergono: grandi investimenti annunciati da colossi come Nvidia e OpenAI in data center britannici segnano l’avvio di un partenariato strategico in settori chiave come intelligenza artificiale, life sciences e nucleare civile, dove Washington vuole rafforzare l’influenza per bilanciare la concorrenza cinese.

Downing Street punta inoltre a strappare garanzie sulla continuità del sostegno americano all’Ucraina, mentre su Gaza le posizioni restano distanti, con Londra favorevole a un riconoscimento dello Stato palestinese all’Onu.

L’amministrazione Trump, da parte sua, intende sottolineare che il rapporto con Londra rimane centrale per gli equilibri della Nato e per gli interessi americani in Europa, nonostante le fratture su alcuni dossier internazionali.

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