
L'accoglienza appena riservata da Donald Trump a Vladimir Putin in Alaska non avrebbe potuto essere più calorosa. A riassumerla è il New York Times: un sorvolo militare, un tappeto rosso, un applauso, una stretta di mano e un passaggio a bordo della "Beast", la limousine del leader statunitense. "È estremamente insolito vedere i leader di due superpotenze, per giunta avversarie, viaggiare nella stessa vettura", sottolinea il quotidiano Usa. Ancora più inusuale, rilancia Nbc News, è il fatto che come riportato dai media russi ad attendere il capo del Cremlino c'era già un'altra auto, la sua Aurus. Non è chiaro dunque perché il presidente degli Stati Uniti abbia deciso di condividere il tragitto verso la sede del vertice con il suo omologo della Federazione.
Un'ipotesi in circolo in questa fase di lunga attesa per l'esito di un summit dal quale dipendono le sorti del conflitto in Ucraina è che The Donald abbia voluto sfruttare i 10-15 minuti di percorso in macchina per parlare in privato con il suo interlocutore lontano da occhi indiscreti. Putin conosce l'inglese ed è in grado di parlarlo senza l'aiuto di un interprete. Stando a quanto reso noto sino ad ora, nell'auto oltre ai due capi di Stato c'erano solo l'autista e un agente di sicurezza. Qualsiasi siano i motivi e i contenuti del colloqui segreti, gli osservatori evidenziano che l'immagine dell'ex spia del Kgb sui sedili posteriori della limousine Usa - alcuni scatti lo ritraggono particolarmente sorridente - non sarà stata apprezzata dalle autorità ucraine escluse dal faccia a faccia ad Anchorage.
Occhi quindi puntati sulla "Beast", detta anche la Cadillac One. Un auto di cui si conoscono pochi dettagli, ma tutti degni di un film di James Bond. C'è chi la paragona ad un carro armato su quattro ruote in grado di resistere ad attacchi armati ed attentati. La scocca dell’auto è rinforzata con un’armatura spessa oltre 10 centimetri, realizzata in una lega composta da acciaio, titanio, alluminio e ceramica capace di bloccare colpi di proiettili. Solo un finestrino, quello del conducente, è apribile ma solo per pochi centimetri.
Il retro dell'auto può ospitare sino a cinque persone ed è separato da un vetro divisorio rinforzato, il quale può essere abbassato solo dal presidente. Tale abitacolo è dotato di un sistema di comunicazione satellitare collegato alla Casa Bianca, al Pentagono e al vicepresidente. A guidare la vettura è un militare addestrato dai servizi segreti pronto, all'occorrenza, a reagire ad ogni tipo di evenienza e a lanciarsi persino in inseguimenti spericolati.
L’ultima versione della limousine presidenziale ha fatto il suo debutto nel 2018, al tempo del primo mandato di Trump. A costruirla è stata la General Motors che nel 2014 si è aggiudicata un contratto da quasi 16 milioni di dollari.