Trump e la rivelazione choc: "Martedì mi arresteranno, protestate"

Donald Trump afferma su Truth Social che il procuratore distrettuale di Manhattan è "corrotto" e altamente politicizzato. E invita i suoi sostenitori a protestare contro il suo arresto

Trump e la rivelazione choc: "Martedì mi arresteranno, protestate"

È un Donald Trump incendiario quello che su Truth Social prevede di essere arrestato martedì prossimo, citando quelle che definisce "fughe di notizie illegali dal corrotto ufficio del procuratore di Manhattan". L'ex presidente invita i suoi sostenitori a protestare: "Manifestiamo, riprendiamoci il Paese". Ecco il suo messaggio pubblicato sulla pagina della piattaforma social che lui stesso ha fondato: "Ora fughe illegali di notizie da un corrotto e altamente politicizzato ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, che ha permesso di stabilire nuovi record di criminalità violenta, finanziato da George Soros, indicano che, senza che nessun reato possa essere provato, basato su una vecchia storia, completamente inventata, l'ex presidente degli Stati Uniti d'America sarà arrestato martedì della prossima settimana. Protestate, riprendetevi la nostra nazione" ha scritto Trump, invitando così i suoi sostenitori a manifestare contro il suo imminente arresto.

Imminente incriminazione per l'ex presidente

L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan avrebbe chiesto un incontro con le forze dell'ordine in vista della possibile incriminazione del tycoon la prossima settimana, secondo una fonte del tribunale citata da Fox News. Il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha commentato la notizia attaccando duramente il procuratore distrettuale Alvin Bragg, definendo la sua indagine una "caccia alle streghe" e accusandolo di essere a servizio del presidente Biden e dei "democratici radicali". "Il presidente Donald J. Trump è completamente innocente, non ha fatto nulla di sbagliato, e anche i più grandi e radicali democratici di sinistra lo stanno chiarendo", ha detto Cheung. "Dalla Russia alla bufala di Mueller, alle bufale dell'impeachment 1 e 2, e persino al raid illegale di Mar-a-Lago, i democratici hanno indagato e attaccato il presidente Trump da prima che fosse eletto - e hanno fallito ogni tempo".

L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan aveva segnalato agli avvocati del tycoon che il magnate potrebbe affrontare accuse penali per aver pagato segretamente una pornostar, il che suggerisce che i pubblici ministeri si stanno avvicinando a un atto d'accusa contro l'ex presidente. L'inchiesta di Manhattan, che dura da quasi cinque anni, si concentra su un pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels, che ha affermato in passato di avere una relazione con il magnate. Il pagamento, secondo l'accusa, è stato effettuato negli ultimi giorni della campagna presidenziale del 2016 da Michael Cohen, l'ex faccendiere di Trump.

Altra grana giudiziaria per il magnate

Si tratta dell'ennesima grana giudiziaria per il magnate ed ex presidente Usa. Nelle scorse settimane il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha fatto sapere che il tycoon repubblicano può essere citato in giudizio per l'assalto a Capitol Hill da parte dei suoi sostenitori, risalente al 6 gennaio 2021. "Parlare al pubblico di questioni di interesse pubblico è una funzione tradizionale della Presidenza", hanno scritto gli avvocati della divisione civile del dipartimento di Giustizia, secondo il Washington Post. "Ma quella funzione tradizionale è quella della comunicazione pubblica. Non include l'incitamento alla violenza privata imminente".

E ancora: "A volte i presidenti possono usare una forte retorica. E quelli che ascoltano quella retorica possono reagire in modo eccessivo o addirittura rispondere con la violenza", ha sottolineato il dipartimento di Giustizia, secondo Intercept.

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