Ue, c'è l'accordo sui migranti: vittoria italiana, Ong fuori dal testo

Esito positivo nella riunione svolta in mattinata a Bruxelles: via i riferimenti alle Ong, esulta Palazzo Chigi

Ue, c'è l'accordo sui migranti: vittoria italiana, Ong fuori dal testo
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La svolta è arrivata nel corso della notte: per superare lo stallo diplomatico tra Italia e Germania e giungere a un accordo sul nuovo patto sui migranti, si è deciso di stralciare il punto più spinoso per le relazioni tra Roma e Berlino. Quello cioè relativo alle Ong. Il governo Meloni vede le navi umanitarie con sospetto, l'esecutivo del cancelliere Scholz le finanzia. Si è così deciso, nell'ennesima riunione dei funzionari Ue, di togliere il tema Ong dai negoziati. Così facendo, il nuovo piano è approdato già oggi sul tavolo della riunione dei rappresentanti permanenti dell'Ue, ossia il Coreper.

Proprio l'aver tolto ogni riferimento alle Ong ha rappresentato per Palazzo Chigi la principale novità. Lo stesso presidente del consiglio ha parlato di una "vittoria italiana", con l'attenzione diplomatica che adesso si sposta al prossimo consiglio europeo.

Cosa cambia sul patto per i migranti dopo l'ok del Coreper

La mattinata è stata contraddistinta dall'ottimismo per una fumata bianca sul tema immigrazione. A confermarlo sono state fonti Ue sentite dalle agenzie. Il fatto stesso di aver inserito il nuovo patto sui migranti tra i punti all'ordine del giorno del Coreper ha rappresentato un passo in avanti. Fino a poche ore fa infatti, da Bruxelles si sottolineava il fatto che oggi i rappresentanti permanenti avrebbero discusso soltanto dell'organizzazione del prossimo consiglio europeo di Granada.

Chiara quindi la strategia della presidenza spagnola: togliere di mezzo il punto che ha creato più contrasti, non parlare quindi di Ong e fare in modo che già oggi al Coreper i vari governi possano trovare la quadra. E così è stato. "Gli ambasciatori dei Paesi membri dell'Ue hanno trovato un accordo sul regolamento sulle crisi migratorie", si legge nell'annuncio dato dalla presidenza di turno spagnola. In tal modo, il governo di Madrid a capo dell'attuale semestre può fissare la votazione sul patto proprio al prossimo vertice di Granada. Tagliando così i tempi di un iter che, dopo i contrasti tra Roma e Berlino, sembrava quasi tramontato.

Il voto odierno al Coreper non è comunque vincolante. Non ci sono quindi quorum da valutare, più semplicemente in base alla votazione il Consiglio europeo prende atto della volontà dei rappresentanti permanenti e quindi dei vari governi dei 27. La fumata bianca non ha dato il via definitivo al nuovo patto, ma potrebbe rappresentare un importante tassello in previsione futura.

La soddisfazione di Giorgia Meloni

"L'accordo è stato raggiunto a maggioranza qualificata - si legge in una dichiarazione di una fonte diplomatica all'Adnkronos - L'Italia ha votato a favore, aggiunge la fonte, ma allegherà una dichiarazione a verbale". E in effetti a stretto giro di posta sono arrivate conferme sulla posizione di Roma direttamente da Palazzo Chigi. "L'emendamento tedesco - hanno dichiarato fonti della presidenza del consiglio - rappresentava un passo indietro, è stato ritirato, è passata la posizione dell'Italia".

Da qui la soddisfazione da parte di Palazzo Chigi. "Questa per noi rappresenta una grande soddisfazione - si legge - La trattativa è stata condotta ad alti livelli, oltre che dalle diplomazie e non era una partita Italia-Germania, ma interessava tutti i paesi. I fatti contano più delle parole".

Su SkyTg24 è stata la stessa premier Giorgia Meloni a esprimere la propria soddisfazione per l'esito della trattativa sul nuovo patto per i migranti. "Abbiamo visto le dichiarazioni dei vertici dei Paesi del Med 9, abbiamo visto la Francia, con la Germania si era aperta una discussione sul patto di migrazione e asilo perché chiedeva di aggiungere un emendamento che secondo me faceva dei passi indietro sul tema anche delle Ong - ha dichiarato il capo dell'esecutivo italiano - L'emendamento è stato ritirato ed è passata la posizione italiana. Si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l'Europa deve essere più brava".

Le critiche di Amnesty International

Eve Geddie, direttrice dell'ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee, ha pesantemente criticato l'accordo raggiunto all'interno dell'Ue sui migranti. "Il nuovo accordo sui migranti dell'Unione europea è pericoloso e sproporzionato - si legge nelle sue dichiarazioni - l'accordo odierno potrebbe consentire agli Stati membri dell'Unione Europea di ritardare la registrazione dei richiedenti asilo, indirizzare un numero crescente di persone verso procedure d'asilo di livello inferiore alle frontiere ed estendere la detenzione in prossimità dei confini".

"Le persone che arrivano alle frontiere europee devono poter cercare asilo, avere la loro richiesta esaminata in modo equo ed essere accolte con dignità - prosegue Eve Geddie - Questo accordo rischia di causare blocchi e arresti e di mettere le persone in condizione di bisogno lungo le frontiere europee, senza apportare alcun miglioramento alla tutela dei richiedenti asilo nell'Unione europea. Negare diritti alle persone in cerca di asilo è pericoloso. È una risposta sproporzionata a situazioni che potrebbero essere perfettamente gestite secondo le regole vigenti".

"La fretta di raggiungere un accordo non deve mettere in un angolo i diritti

umani - ha poi concluso la rappresentante di Amnesty - Nel corso dei prossimi mesi di trattative, ci auguriamo che tutte le istituzioni dell'Unione europea agiscano affinché i diritti umani siano garantiti".

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