Vertice a Londra tra Sunak e Meloni: ecco cosa cambia sui migranti

Iniziata la visita del presidente del consiglio a Londra. Focus proiettato soprattutto sulle politiche migratorie, con Meloni che ha elogiato il collega inglese per le recenti norme varate contro i flussi irregolari

Vertice a Londra tra Sunak e Meloni: ecco cosa cambia sui migranti

Relazioni solide, convergenza di interessi e volontà di proseguire lungo la scia tracciata negli ultimi mesi: si può sintetizzare così l'esito dell'incontro odierno tra il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il premier britannico, Rishi Sunak. I due si sono incontrati a Londra, con il bilaterale al numero 10 di Downing Street che ha rappresentato la prima tappa della visita del capo dell'esecutivo italiano nella capitale inglese. Tra i vari argomenti affrontati, ha avuto grande rilevanza soprattutto quello legato all'immigrazione. Con Meloni che si è detta d'accordo con le ultime misure varate da Sunak.

Il bilaterale Meloni - Sunak

Giorgia Meloni è arrivata a Londra poco dopo le 14:00. Ad accoglierla, all'interno dell'aeroporto militare di Northolt, il nostro ambasciatore Inigo Lambertini. Il corteo con il presidente del consiglio si è quindi spostato al centro della capitale inglese, alla volta di Downing Street. Lì dove al civico 10 ha sede la residenza privata e lo studio del primo ministro della Gran Bretagna.

Per strada un gruppo di contestatori ha fatto sentire la propria voce. In quaranta, appartenenti secondo la stampa locale al gruppo "Stand up to racism", hanno scandito slogan contro Giorgia Meloni e lo stesso premier Sunak. Entrambi sono stati accusati di razzismo, con riferimento soprattutto alle recenti politiche del premier britannico volte a ridimensionare i flussi migratori diretti al di là della Manica.

Una volta arrivati al portone d'ingresso della sede del primo ministro però, a prevalere è stato unicamente un clima di intesa tra i due leader. "Sono molto felice di essere qui - è stato il primo commento di Giorgia Meloni davanti le telecamere - sono convinta che possiamo fare un buon lavoro insieme. Questo è un nuovo inizio per le relazioni tra Italia e Gran Bretagna". La risposta di Sunak è arrivata in italiano. "Grazie Giorgia - ha dichiarato il premier inglese - benvenuta a Londra".

Focus sull'immigrazione

I manifestanti all'esterno di Downing Street si sono presentati forse perché ben consapevoli che tra Meloni e Sunak il primo punto di intesa riguarda proprio l'immigrazione. Il governo britannico ha presentato un giro di vite contro i flussi irregolari. Norme che prevedono, tra le altre cose, il divieto di presentare domanda di asilo a Londra, il rimpatrio immediato degli irregolari anche in Paesi terzi e il trasferimento in basi militari di coloro che sono in attesa dell'esito della propria richiesta di asilo.

Misure che, una volta presentate, hanno spaccato la politica britannica. Da un lato, specie nelle file dell'opposizione, c'è chi ha parlato di norme contrarie al rispetto dei diritti umani. Dall'altro però, all'interno dei Conservatori, c'è chi già brinda al successo delle nuove norme annunciate. Come, tra tutti, il ministro dell'Interno Suella Braverman.

Giorgia Meloni si è detta favorevole con le misure prese da Sunak. "La lotta ai trafficanti e all'immigrazione clandestina è qualcosa che i due governi stanno facendo molto bene - ha dichiarato il presidente del consiglio - Sto seguendo il tuo lavoro: sono assolutamente d'accordo con il tuo lavoro".

Le altre tappe della visita

A testimonianza del clima di intesa tra Meloni e Sunak, anche le tappe fissate in agenda subito dopo il bilaterale di Downing Street. In particolare, è prevista la visita del presidente del consiglio a Westminster. Qui il capo dell'esecutivo italiano verrà accompagnato nella sala dove fra pochi giorni sarà tenuta la celebrazione di incoronazione di Re Carlo III.

Un gesto riservato solo a pochi. Segno di un rapporto molto intenso tra Londra e Roma. Rapporto che non si limita unicamente all'immigrazione. Come sottolineato dai due capi di governo, Italia e Gran Bretagna condividono la medesima posizione sulla guerra in Ucraina e sul sostegno a Kiev. Così come anche su altre questioni delicate interne sia alla Nato che ai rapporti tra Ue e Gran Bretagna.

"I valori di Regno Unito e Italia sono allineati - ha rimarcato Sunak - i due Paesi collaborano sulle stesse sfide, come l'invasione illegale dell'Ucraina e il contrasto all'immigrazione illegale".

Spazio anche alle politiche economiche. "Sull'economia la politica di Giorgia Meloni - ha rimarcato il premier britannico - è molto attenta e capace di portare stabilità in Italia in tempi di incertezza".

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