Meloni replica agli schiaffi: "Attacchi dall'estero? Allora il governo sta facendo bene"

Il presidente del Consiglio risponde alle offensive della Francia: "Una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno"

Meloni replica agli schiaffi: "Attacchi dall'estero? Allora il governo sta facendo bene"
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In queste settimane il governo italiano è finito nel mirino di molteplici attacchi arrivati dall'estero, puntando il dito verso il centrodestra e scagliandosi contro le ricette politiche dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. L'offensiva contro il nostro Paese non ha fatto altro che testimoniare il nervosismo di alcuni Paesi, come Francia e Germania, per il delicato momento politico che stanno attraversando. È stato proprio il presidente del Consiglio a replicare per le rime alla macchina del fango contro l'Italia.

Meloni replica alla Francia

Meloni, intervenuta in occasione del Festival dell'economia di Trento, ha affrontato il tema delle tensioni con Parigi e ha fatto notare che le critiche avanzate da governi di estrazione politica diversa dal centrodestra non rappresentano un problema. "Vuol dire che il governo sta andando molto bene", ha fatto notare. Spiegando il motivo per cui c'è un'agitazione diffusa in alcuni Paesi: "Una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno, non con noi, ma con le loro opposizioni interne".

Per il capo del governo è "divertente" e a tratti anche "un po' infantile" la lettura che viene data alle relazioni tra Italia e Francia: ha assicurato che il rapporto con il presidente Emmanuel Macron "è basato sulla concretezza", anche perché i due Paesi hanno interessi convergenti "su tanti dossier" e possono vantare rapporti "storicamente forti". Ad esempio sul fronte dell'immigrazione occorre arrivare alla difesa dei confini esterni tenendo conto del rapporto con l'Africa: "Non è un Continente povero ma ricco, dobbiamo cooperare in un modo non predatorio e penso al tema energetico".

Le balle della sinistra

Subito dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre 2022 la sinistra ha espresso forti preoccupazioni per il ruolo dell'Italia nel contesto internazionale. Il nostro Paese, secondo la teoria rossa, sarebbe isolato e privo delle necessarie sponde in ambito europeo. Una tesi che ovviamente non corrisponde alla realtà dei fatti. Meloni ha annotato con orgoglio che "oggi l'Italia è affidabile" e può vantare rispetto a livello internazionale.

Per il presidente del Consiglio a fare la differenza è la postura dell'attuale esecutivo che è quella "di una Nazione seria, che cammina a testa alta nella storia ed è affidabile". E ha voluto specificare che "affidabile non significa accondiscendente". Un concetto da avere bene in mente quando ci si confronta con gli altri Paesi, visto che spesso in passato ci si è limitati ai sorrisi a favore di fotocamera senza tener conto della sostanza.

A tal proposito, ad esempio, parlano chiaro le foto con Joe Biden in occasione del G7. In uno scatto il presidente degli Stati Uniti abbraccia Giorgia Meloni e le stringe la mano, certamente un gesto di simpatia e vicinanza umana alla luce del tragico alluvione in Emilia-Romagna. Ma non c'è solo umanità: è anche la dimostrazione della "totale falsità di una narrazione che era stata fatta da certa stampa e certa sinistra" nel corso della campagna elettorale.

In quei mesi la galassia rossa affermava che con il centrodestra al governo l'Italia sarebbe stata isolata a livello internazionale, "che sarebbe stata chiusa in un angolo, che non avrebbe avuto interlocutori, che sarebbe diventata un reietto internazionale".

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