
Le trattative per arrivare alla pace, i tre anni di conflitto, il futuro di un Paese, l'Ucraina, totalmente da ricostruire: è stato questo l'humus dell'incontro al Quirinale tra il presidente ucraino Volodymy Zelensky e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il benvenuto del presidente Mattarella
"Signor presidente sono lietissimo di accoglierla nuovamente al Palazzo del Quirinale. Lei ieri ha visto la presidente del Consiglio e anch'io le confermo la determinazione dell'Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all'Ucraina contro l'aggressione della Federazione russa". Così il presidente della Repubblica ricevendo al Quirinale il presidente ucraino. "Lo facciamo per l'amicizia che lega Ucraina e Italia - ha aggiunto il Capo dello Stato -; lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenza internazionale contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro paese, a un altro Stato; lo facciamo per la sicurezza dell'intera Europa. Quindi presidente lei è il benvenuto qui in Italia e a Roma". Il Presidente della Repubblica ha dunque confermato il sentimento e l'appoggio a Kiev già espresso ieri nell'incontro tra Zelensky e il premier Giorgia Meloni.
I ringraziamenti di Zelensky
Il presidente ucraino si è detto felice "che quest'anno ci sia un evento così importante per la ricostruzione dell'Ucraina" e che questa conferenza sia in Italia. "Quest'anno è l'anno futuro, è l'anno della vita. Sono molto felice che questa conferenza sia in Italia. Vorrei parlare anche di questo con voi oggi", ha affermato. "Signor Presidente, sono molto felice di potervi vedere, grazie per l'opportunità di parlare. Ricordo che tutti i nostri incontri sono terminati con una risposta a molte difficoltà. La risposta è la protezione dei diritti dei cittadini dell'Ucraina, la protezione della nostra sovranità", ha detto Zelensky.
"Sono molto felice che la vostra posizione sia sempre stata forte a sostegno dell'Ucraina, a sostegno dei nostri cittadini, dei nostri bambini. Grazie. Ho avuto l'opportunità di parlare con la presidente del Consiglio, Giorgio Meloni. Grazie al sostegno di chi governa l'Italia, grazie al sostegno per l'Ucraina, per le nostre Forze armate, per la nostra resistenza e per il sostegno ai nostri cittadini", ha continuato Zelensky.
La missione di Zelensky in Italia
"Ieri sera ho avuto un ottimo incontro con la premier Meloni, con la quale abbiamo un rapporto particolare", ha dichiarato il presidente ucraino ai microfoni di Rainews. "Sono molto contento del rapporto con Meloni che rispecchia il rapporto molto importante con l'Italia, che sostiene l'Ucraina dall'inizio della grande guerra". Zelensky ha poi voluto ringraziare il popolo italiano perché "se le persone non appoggiassero la premier, il governo e il presidente credo che non ci sarebbero tutti questi aiuti. Quindi ringrazio il popolo italiano, siamo molto grati per gli aiuti umanitari", ancor più ora che "ci sono raid aerei contro al sistema energetico. Siamo infintamente grati a all'Italia".
Zelensky, che oggi lascerà l'Italia, ha sostenuto cheUcraina apprezza molto la posizione invariata dell'Italia nel mantenere e far rispettare le sanzioni contro la Russia.
Inolre, il leader ucraino ha sottolineato di desiderare sì la pace, ma dietro precise garanzie di sicurezza che Mosca non torni ad aggredire. Zelensky ha poi invitato Mattarella a recarsi in Ucraina, ricordando che l'ultima volta che un presidente italiano ha visitato il Paese è stato 25 anni fa.
Capito proprio nulla
Tanto, ormai, ci credete solo più voi che vedete il mondo in bianco e nero
E' finita, che se lo metta in testa. Sta arraffando gli ultimi spiccioli per la guerra e preparando ad arraffarne di più per la ricostruzione, MI chiedo se gli Ucraini lo voteranno ancora, sempre che li lasci votare.
Ho solo paura di qualcosa di irrazionale tipo bombardare una centrale atomica.
Perché la comunità internazionale tace colpevolmente?
Ormai siamo agli sgoccioli il vento negli USA sta cambiando.
IL VENTO STA CAMBIANDO
Lo dicono a noi che è giusto per spellarci con gusto.
Eppure da noi in alto Adige vivono austriaci con passaporto italiano.
Provate a bombardarli come lo fanno da 10 anni gli Ucraini con i russi del Donbas invece di concedere loro l'ampia autonomia che godono i nostri cittadini in Alto Adige.
Magari si scostano dal mantra aggressore-aggredito e scoprono che anche gli abitanti del Donbas si sono ribellati con diritto.
Questi politici li manderei in trincea solo per un paio d'ore e gli recapiterei il messaggio: resistete fino alla fine che vi manderò armi anche se non volete, ma da eroi morirete