Rozzano, il giallo di Manuel accoltellato dopo il lavoro: il colpo al cuore e la fuga

Il 31enne stava tornando a casa dopo avere finito il turno serale in un supermercato in zona Niguarda

Rozzano, il giallo di Manuel accoltellato dopo il lavoro: il colpo al cuore e la fuga
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È stata la pattuglia dei carabinieri di passaggio in strada ad accorgersi di lui e a lanciare l'allarme. Manuel Mastrapasqua (nella foto) 31 anni, era a terra agonizzante e respirava a fatica. «Aveva una sola ferita, ma molto profonda e appena sotto il cuore, non ha mai ripreso conoscenza» spiegheranno più tardi i soccorritori giunti poco prima delle tre dell'altra notte con una ambulanza sul posto, in viale Romagna, quartiere Alboreto di Rozzano, comune della fascia sud della città metropolitana di Milano. Giunto al vicino ospedale «Humanitas» il 31enne morirà poco prima di entrare in sala operatoria.

Per il momento resta un mistero l'omicidio di questo giovane incensurato che abitava con la madre e il fratello a poche centinaia di metri dal luogo dove è stato rinvenuto privo di sensi. Una storia finora sin troppo lineare la sua per scovare grinze che conducano a qualcosa di nemmeno lontanamente simile a un seppur solo ipotetico regolamento di conti. Dopo la maturità scientifica il ragazzo si era trovato un impiego in un supermercato della catena «Carrefour» di Milano, in zona Niguarda. Le telecamere del negozio lo ritraggono mentre ieri notte, al termine del turno di lavoro, si allontana con in mano una busta della spesa che però non è poi stata rinvenuta accanto a lui dopo il ferimento.

Sul caso sono concentrati i carabinieri del nucleo investigativo di Milano e quelli della compagnia di Corsico guidati dal colonnello Antonio Coppola, ma le indagini non si presentano semplici. Il luogo dov'è stato rinvenuto il 31enne - a pochi metri dalla fermata del tram della linea 15, il mezzo con il quale il ragazzo faceva la spola tra Milano e Rozzano - è privo di telecamere che inquadrino direttamente quel punto e che quindi possano fornire un aiuto concreto agli investigatori, costretti a questo punto a focalizzarsi solo sugli «occhi elettronici» nelle vicinanze. È così che sono risaliti a un'immagine che immortala Mastropasqua mentre cammina da solo appena 4 minuti prima dell'arrivo della pattuglia che lo ha trovato in fin di vita.

Anche il telefonino del giovane, che gli è stato trovato addosso, non è d'aiuto, almeno nell'immediato: ha un codice segreto di protezione che non permette di fare controlli sulle ultime chiamate. Non essendoci inoltre testimoni diretti dell'accaduto, ai militari non resta che concentrarsi sugli ultimi movimenti del 31enne. Ancora non si sa infatti se Mastrapasqua - che giovedì sera aveva finito il suo turno di lavoro come sempre a mezzanotte - al momento dell'omicidio fosse davvero appena sceso dal tram. Verosimilmente tornando a casa il 31enne ha preso l'ultima corsa del tram 15 che parte attorno alle due da Milano, dal capolinea di piazza del Duomo. Un tragitto che, però, di solito si copre in un'ora. Arrivato all'altezza della torre Telecom, nel cuore del quartiere Alboreto di Rozzano, Manuel, dopo aver scambiato alcuni messaggi vocali con la fidanzata che abita in Liguria, sarebbe sceso dal tram. È qui infatti che avviene l'aggressione. Ma i tempi comunque non sembrano combaciare: cosa ha fatto il ragazzo nell'ora che passa dal suo ipotetico arrivo a Rozzano fino a quando lo hanno trovato ferito?

«Pensiamo a un tentativo di rapina finito male, un assalto a cui Mastrapasqua avrebbe opposto resistenza», spiega un investigatore.

Il ragazzo infatti sembra avesse con sé il portafoglio, che gli è stato trovato anche se senza contanti: i carabinieri stanno cercando di capire se questo fatto possa costituire il movente dell'omicidio, mentre passano al vaglio le celle telefoniche e i tabulati della zona per capire chi fosse lì nel lasso di tempo in cui è stato commesso il delitto.

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