Afghanistan in fiamme

"Il ritiro grave errore, vent'anni di sacrifici vanificati"

Silvio Berlusconi interviene sul disastro in Afghanistan: "Disimpegno frettosolo. Non fare nulla sarebbe ancora più grave "

Afghanistan, Berlusconi: "Il ritiro grave errore, vanificati vent'anni di sacrifici"

L'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto sul disastro afgano di queste ore. Il leader di Forza Italia, attraverso una nota inoltrata alla stampa, ha dichiarato che il "ritiro" delle truppe occidentali dall'Afghanistan è stato un "grave errore".

Non solo, perché Silvio Berlusconi ha voluto anche porre un accento sulle tempistiche della ritirata degli eserciti, definendo "frettoloso" il "disimpegno" con cui le forze che erano intervenute in quella zona di mondo un ventennio fa hanno lasciato il campo libero.

Nella nota, c'è spazio anche per le sensazioni di sgomento provate in queste ore, oltre che per una riflessione sul da farsi da parte delle forze occidentali, in primis della Nato: "Le drammatiche immagini che giungono da Kabul ci riempiono di angoscia e di amarezza - ha premesso Berlusconi - . L'Occidente - ha aggiunto sin da subito l'ex premier - non può limitarsi ad assistere rassegnato al trionfo dei suoi nemici, dell'integralismo islamico che sta riportando l'Afghanistan ai periodi più oscuri della sua storia". Insomma, non dovremmo rassegnarci a quanto sta avvenendo. L'Afghanistan sta ripiombando nel peggiore degli incubi, secondo il leader politico, così come ripercorso pure da Italpress.

Berlusconi ha proseguito, soffermandosi sui "vent'anni di sacrifici e di sangue versato", che hanno accompagnato le missioni in quella parte del globo terrestre. Nella sua disamina, il vertice del centrodestra ha fatto presente come quel sangue e quegli anni siano stati versati ed impiegati "per garantire a quel grande Paese stabilità e sicurezza". Ma gli sforzi, dopo la capitolazione di Kabul e dopo le riconquiste di ogni provincia da parte dei talebani, sono appunto stati "vanificati da un disimpegno che si è rivelato frettoloso e non preparato". L'Italia, però, non ha colpe in questa vicenda. E anche su questo punto il presidente di Forza Italia ci ha tenuto a dire la sua.

Dopo la prima parte della riflessione, Berlusconi ha continuato, affermando che "naturalmente, dopo la decisione americana di ritirarsi, decisa dall'amministrazione Trump e confermata da quella Biden, non c'era alcuna possibilità per gli altri paesi, come l'Italia, di rimanere". Il Belpaese aveva dunque le mani legate sul da farsi e nessuna possibilità di procedere per altre strade. Il presidente, sempre tramite la nota che sta iniziando a circolare in questi minuti, ci ha tenuto a porgere un ringraziamento verso i soldati italiani, ma anche verso il corpo diplomatico e verso tutti i membri del personale. Un gesto inoltrato, insomma, a tutti coloro che hanno svolto un ruolo centrale nella ventennale operazione in Afghanistan. Il ringraziamento è arrivato anche per la qualità della gestione della "presenza italiana in questo ventennio ed anche quest'ultima fase drammatica".

Poi il discorso è stato spostato sull'Occidente, che per Berlusconi "avrebbe bisogno di una leadership esperta ed autorevole, in grado di dare una risposta non rassegnata a quello che sta accadendo". Stando al pensiero dell'europarlamentare, quindi, gli enti che rappresentano l'Occidente non dovrebbero disimpegnarsi anche ora, che la situazione volge verso la drammaticità. L'ultima parte del ragionamento di Berlusconi è dedicata ancora alle mosse che hanno fatto sì che la situazione tragica di queste ore si verificasse, peraltro in maniera così repentina: "Questo ritiro prematuro è stato un grave errore", ha continuato. Ma ora non si può restare fermi.

Il fondatore del centrodestra ha infatti sostenuto che "non fare nulla ora sarebbe ancora più grave".

E infine, è arrivata la chiosa sulle necessità impellenti dal punto di vista geopolitico: "La Nato non può permetter che l'Afghanistan torni a costituire un pericolo per la sicurezza della regione e dell'intero Occidente, nè può permettere che i diritti faticosamente acquisti dal popolo afgano in questi anni siano cancellati dall'integralismo e dalla violenza", ha concluso Berlusconi, che quindi ha invitato tutti a prendere coscienza della necessità di affrontare una crisi che sta sconvolgendo l'Occidente.

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