Anti-Israele in lista. E il Pd diserta la Knesset. Ecco la sinistra nemica dello Stato ebraico

Il "no" di Annunziata: "Quel Parlamento non parla di pace"

Anti-Israele in lista. E il Pd diserta la Knesset. Ecco la sinistra nemica dello Stato ebraico
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La sinistra contro Israele. A tutti i livelli - tregua o no - partiti e movimenti dell'opposizione italiana stanno scavando un solco sempre più profondo con lo Stato ebraico.

"Ho deciso di non partecipare a una missione della delegazione del Parlamento europeo in Israele su invito della Knesset prevista per la settimana prossima" ha annunciato l'eurodeputata dem Lucia Annunziata, spiegando che, a suo avviso, "il Parlamento israeliano non è pronto per parlare di pace" e precisando che "questa decisione è stata presa concordemente con il Pd a livello nazionale".

La notizia, destinata a far discutere, si aggiunge alle polemiche sulle candidature alle Regionali nel Campo largo. Non sono coincidenze, infatti, non sono gaffes, quelle emerse. Prima la "palestinese napulitana" candidata da Avs in Campania; ora il medico e attivista, in lista con i 5 Stelle in Puglia. Entrambi, guarda caso, caratterizzati da un profilo, o da un passato, a dir poco imbarazzante. Di Souzan Fatayer si è parlato perché ha rilanciato un post agghiacciante e altri contenuti anti-Israele, ma i dirigenti di Avs l'hanno confermata e difesa. E lei ha provato a spiegare. E chissà se ha qualche spiegazione da dare Jarbam Bassem (nella foto con il governatore Michele Emiliano) dirigente della comunità palestinese di Puglia candidato del Prc nelle liste dei 5 Stelle, che non solo ha messo la "kefiah" alla Madonna, in passato ha pure accompagnato una sua esternazione sul tema Medio Oriente con un'immagine che ripropone l'iconografia classica della "accusa del sangue": un ebreo con tanto di peot che uccide un bambino palestinese, sotto gli occhi di Donald Trump.

Non sono sviste, e non è un caso che sotto le insegne della sinistra si ritrovino candidati come questi. Il primo fu Davide Piccardo, candidato da Sel alle Comunali di Milano poi coordinatore delle moschee milanesi. Anti-Israele sempre.

La sinistra antagonista e l'islam politico si sono ritrovati alleati così, incontrandosi sul terreno comune dell'odio anti-Occidente, e anti-Israele. All'epoca, pochi coglievano questa affinità, apparentemente paradossale, che iniziò tra centri islamici e centri sociali. In Italia, erano gli anni degli eventi "per Gerusalemme" che si tradussero in aperte manifestazioni d'odio. Quell'alleanza stava già mostrando tutta la sua portata in Europa, e in particolare in Francia e nel Regno Unito, dove il "Labour" è stato squassato dallo scandalo antisemitismo, che ha finito per travolgere lo stesso leaer Jeremy Corbyn. A Parigi, la crescita della "France Insoumise" ai danni dei socialisti ha riproposto lo stesso fenomeno, ribattezzato polemicamente "islamo-gauchismo".

Da settori marginali, quindi, l'oltranzismo anti-Israele è entrato nella carne viva della sinistra, e ora si vede nelle piazze -anche italiane - in cui "collettivi" di giovani palestinesi e di sinistra si trovano insieme a lanciare slogan contro il "sionismo", mentre i rapporti fra il Pd e i laburisti israeliani - faticosamente costruiti in decenni - sono stati bruscamente archiviati.

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