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"Col Cav, Salvini e Renzi? Una sciagura per l'Italia". La Lezzi va già agli insulti

Nonostante l'apertura dei vertici di Grillo a Draghi, nei 5S c'è chi si oppone alle larghe intese. E non mancano gli attacchi al centrodestra

"Col Cav, Salvini e Renzi? Una sciagura per l'Italia". La Lezzi va già agli insulti

Dopo la consultazione con i piccoli partiti di ieri, a partire da oggi Mario Draghi incontrerà le forze politiche maggiormente rappresentate in Parlamento. Si mormora che Beppe Grillo in queste ore starebbe arrivando a Roma per incontrare domani pomeriggio Mario Draghi a capo della delegazione del Movimento 5 Stelle. La posta in gioco è molto alta e l'ex comico vuole evitare problemi al suo partito, che nelle ultime ore ha mostrato evidenti segni di cedimento, con un rischio troppo elevato di implosione. Non è facile per il MoVimento trovare la quadratura del cerchio e lo dimostrano anche le parole violente di Barbara Lezzi, una delle pasionarie grilline della prima ora, fin dal principio conraria all'appoggio a Mario Draghi.

"Un governo con Berlusconi, Calenda, Renzi, Bonino e Salvini, non è un governo politico ma un'attrazione fatale per il M5s ed una sciagura per gli italiani", ha scritto su Facebook la senatrice pentastellata, bocciando l'ipotesi di un governo politico di larghe intese. La Lezzi è una delle fedelissime di Alessandro Di Battista e fin dal principio ha appoggiato la linea del non voto di fiducia a Mario Draghi. Tuttavia, nel movimento si è aperta una crepa importante e stando all'ultima riunione avuta dai grillini, circa il 30% dei parlamentari si è detto favorevole a, quanto meno, ascoltare le parole dell'ex reggente della Bce. Ma Barbara Lezzi sembra categorica nel suo niet: "Non posso credere che ci sia tra noi la convinzione che sedere allo stesso tavolo dell'operazione Verdini da Rebibbia possa rappresentare il bene per il Paese ancor più in questo drammatico momento".

Nel suo post, la senatrice grillina difende a spada tratta l'operato dei suoi colleghi dell'esecutivo giallorosso e si schiera dalla parte di Giuseppe Conte. "Il M5s le ha tentate tutte per dare agli italiani un governo che potesse occuparsi di loro ma esistono limiti che devono essere riconosciuti con coraggio e con la memoria alle azioni di questi personaggi che, come avvoltoi, hanno lavorato per far fuori quella persona perbene che è Conte per ritornare a spartirsi la torta come hanno sempre fatto e come la storia ci insegna", ha concluso. Barbara Lezzi sembra non volersi rassegnare all'evidenza, nemmeno dopo i segnali di apertura offerti da Beppe Grillo e Luigi Di Maio.

"Il M5S non voterà la fiducia a Draghi", scriveva solo pochi giorni fa la senatrice sul suo profilo Facebook.

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