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Bersani asfalta il Pd. E poi elogia Berlusconi

Bersani: "La gara è star fuori e lasciare il cerino a chi sta dentro, ma questo Paese ha un certo numero di problemi"

Bersani asfalta il Pd. E poi elogia Berlusconi

"Il suicidio del Pd è stato non accorgersi tre anni fa che si andava contro un muro. Un grande partito che non mostra una sua funzione è un problema serio. La gara è star fuori e lasciare il cerino a chi sta dentro, ma questo Paese ha un certo numero di problemi". Pier Luigi Bersani, ospite a Carta Bianca su Rai 3, punta il dito contro i dem e si esibisce in una sorta di elogio nei confronti di Berlusconi. "Può darsi che ci sia il gioco a star fuori e l'unico che non gioca a star fuori è Berlusconi. È un suo antico istinto: bisogna star dentro", ha detto l'ex segretario del Pd.

Che poi ha criticato anche Renzi: "A mio sentimento, visto che fece il Rosatellum con Forza Italia pensava di fare un accordo, poi sono mancati i numeri, e non si è reso conto che quella legge favoriva enormemente la Lega. Così di istinto sarebbe più facile per Renzi cercare un accordo con Berlusconi piuttosto che con i Cinque Stelle. Un partito che prende una botta, deve fare una analisi. Senza questo ci si avvia a una paralisi".

E ancora: "Non facciamo accordi con la destra, per una questione di igiene mentale, dato che un sistema politico deve respirare con due polmoni. Con tutti gli altri siamo pronti a discutere, a partire dai programmi, dalle cose da fare e quindi investimenti per occupazione, fisco e così via. Se anche il Pd dicesse una cosa del genere, più o meno, allora si potrebbe dire ai 5Stelle ma che film vi state facendo. Non siete mica il Sole intorno al quale girano tutti gli altri pianeti. Nella storia d'Italia, con i sistemi elettorali proporzionali, ne abbiamo visti altri avere il 32% e discutevano, discutendo da che parte stare.

Dal 2013 dico che in qualche modo il centro sinistra debba incrociare i cinquestelle per fare un governo del cambiamento".

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