Bibbiano, respinti otto allontanamenti su 10 Il Tribunale dei minori: «Il sistema ha retto»

Il presidente Spadaro fa il punto: «Se ci sono mele marce devono pagare»

Bibbiano, respinti otto allontanamenti su 10  Il Tribunale dei minori: «Il sistema  ha retto»

Sono passati tre mesi dall'esplosione dell'inchiesta della Procura e dei carabinieri sulla drammatica vicenda di Bibbiano, in val d'Enza. Un centinaio di bambini allontanati ingiustamente dalle famiglie, l'accusa. Psicologi, psicoterapeuti e assistenti sociali sotto inchiesta, anche il sindaco di Bibbiano coinvolto nel caso. Adesso l'intera vicenda viene ridimensionata da Giuseppe Spadaro, presidente del tribunale dei minori di Bologna. Ma ciò non significa che si possa fare come se non fosse mai accaduto nulla, perché le segnalazioni - rivelatesi per lo più infondate - sono partite o transitate attraverso i servizi sociali e così il sistema di verifiche sembra aver bisogno di un'importante revisione.

«Su cento segnalazioni solo in 15 casi i giudici hanno accolto le richieste di allontanamento» sintetizza Giuseppe Spadaro, facendo il punto della situazione dopo l'indagine ribattezzata in modo inquietante «Angeli e Demoni». Alla riunione voluta da Spadaro , come riporta Repubblica.it, hanno preso parte i responsabili dei servizi sociali della province di Reggio Emilia impegnati sui diversi fascicoli della Val d'Enza. E Spadaro avrebbe rassicurato gli operatori: «Se vi sono state mele marce che hanno tentato di frodarci processualmente devono essere giudicate dalla magistratura e punite in maniera severa. L'assistente sociale è di fatto come la polizia giudiziaria per un pm, dunque chi ha sbagliato dovrà essere punito». Ma il sistema nel complesso sarebbe sano: «Voi servizi sociali svolgete un delicato e fondamentale ruolo nel nostro Paese di tutela dei minori, non mollate e continuate a lavorare con prudenza, professionalità e coraggio».

Come spiega Spadaro, su cento fascicoli esaminati non è stata riscontrata nessuna anomalia, ma c'è voluta tutta l'estate per passare allo scanner le richieste di provvedimenti per i minori della Val d'Enza. Questo periodo è stato usato dai magistrati per controllare la regolarità degli allontanamenti dei bambini dalle loro famiglie.

Il dato emerso, per i giudici, è confortante. Eppure, ad approfondire che cosa si nasconde dietro le statistiche, ovvero l'odissea di intere famiglie, i numeri dicono che su un centinaio di segnalazioni dei servizi di Bibbiano, con i quali si prospettava l'allontanamento dei bambini, in 85 casi il Tribunale ha deciso diversamente, ovvero di lasciare i bimbi nelle proprie case.

In una trentina di casi difficili i giudici hanno deciso «l'affido esplorativo»: i ragazzi non sono stati allontanati dalla famiglia ma i servizi sociali sono stati chiamati a sostenere genitori e figli per superare eventuali momenti di fatica. Su 100, infine, solo in 15 casi i giudici hanno accolto la richiesta di allontanamento. La decisione è arrivata soltanto dopo verifiche approfondite svolte dai consulenti incaricati.

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