Blitz di Toninelli sul Ponte «I lavori? Li farà Fincantieri»

Atteso venerdì il decreto su Genova. Il ministro deciso ad escludere Autostrade dalla ricostruzione. I dubbi di Toti

Si stringono i tempi per il varo del decreto per Genova. È atteso per venerdì il via libera del consiglio dei ministri alle misure a favore delle famiglie in tema di mutui e alle imprese con agevolazioni fiscali. L'obiettivo? Far ripartire «una delle città più strategiche del Paese».

L'annuncio è del ministro Danilo Toninelli che in commissione Ambiente della Camera ribadisce che la ricostruzione del ponte Morandi potrebbe essere assegnata a Fincantieri. «È in corso un incontro a Bruxelles per verificare se fare l'assegnazione immediata senza gara. I lavori dovranno ultimarsi fra un anno». Una questione questa dell'assegnazione a un soggetto diverso da Autostrade fortemente dibattuta, soprattutto con gli amministratori locali, Giovanni Toti e Marco Bucci temono una escalation di ricorsi e una battaglia legale che finisca per allungare di molto i tempi della ricostruzione a tutto danno dei cittadini liguri.

L'idea dei Cinquestelle è che sulla base dell'eccezionalità «potremo affidare direttamente a una società pubblica l'appalto per la ricostruzione del Ponte. In questi minuti è in corso un incontro a Bruxelles per verificare se si possa derogare al Codice degli Appalti perché si possa fare l'assegnazione immediata della ricostruzione del ponte senza gara a un soggetto pubblico come Fincantieri».

La posizione della Lega non è coincidente con quella dei Cinquestelle, ma le distanze iniziali sembrano ridursi. «Non sarà Autostrade a ricostruire il ponte Morandi, ma metterà i soldi. Autostrade paghi, faccia dieci passi a lato e chieda scusa che non l'ha ancora fatto bene» dice Matteo Salvini, ospite di Porta a Porta. E il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi aggiunge: «Autostrade non ha mai costruito un viadotto o un ponte di quel tipo, normalmente utilizza altre aziende, sarebbe strano lo facesse lei direttamente. In Italia ci sono grandi competenze, siamo un Paese che costruisce infrastrutture in tutto il mondo e abbiamo gente capace di costruire».

Giovanni Toti prova a ricondurre il dibattito sul terreno del realismo. Sulla ricostruzione del ponte a Genova «basterebbe chiarire il fatto che Autostrade, all'interno del consorzio di imprese, non può avere una posizione dominante, dev'essere l'ente pagatore con una quota molto bassa. Non possiamo escluderla, perché per legge dev'essere Autostrade ad aprire il cantiere». «Toninelli mi insegue con i tweet, non so perché ha questa fissa, si vede che non c'è la moglie a casa...», ironizza poi il governatore forzista. «Forse la polemica serve a mitigare un po' di errori che ci sono stati».

Toti si dice contrario all'idea del governo di anticipare i soldi per il nuovo ponte per poi rivalersi su Autostrade: «Che vantaggio ne avremmo? Per quale ragione i contribuenti italiani devono anticipare i soldi che potrebbe invece pagare Autostrade? Non capisco la logica».

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