Il ministero finanziò il killer di Villa Pamphili

I primi fondi nell'era di Franceschini. Giuli: "Sgomento per i finanziamenti facili"

Il ministero finanziò il killer di Villa Pamphili
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Ci sono un regista americano che non esiste, una dozzina di film mai girati e 863mila euro di tax credit statale soffiati abilmente al ministero della Cultura. Se non fosse la tragica storia di un omicidio, sembrerebbe la sceneggiatura di una commedia noir. E invece è l'antefatto, surreale, di un'indagine che coinvolge il 46enne Francis Kaufmann, americano, accusato della morte della sua compagna, la 28enne russa Anastasia Trofimova (omonima, tra l'altro, di una regista russo-canadese), e della figlia di 11 mesi della coppia, Andromeda Ford. Kaufmann si faceva chiamare Rexal Ford nome con cui è stato anche arrestato a Skiathos, in Grecia, con un passaporto americano apparentemente autentico. All'inizio si era pensato che si fosse spacciato per un regista realmente esistente. Ma le ricerche internazionali sembrano confermare un fatto ancora più bizzarro: il "vero" Rexal Ford non esiste. Eppure ha biografia, Instagram attivo fino al 2019, e un film Stelle della Notte per cui Rexal-Francis ha chiesto e ottenuto un tax credit da 863mila euro, appoggiandosi a un società di coproduzione italiana, l'unica entità realmente esistente, e sfruttando un bug nella vecchia normativa del tax credit, come racconta Franco Bechis su Open: "Le opere internazionali avevano accesso al tax credit senza obbligo di depositare copia del materiale già girato del film per dare prova tangibile dei costi di produzione".

Insomma, Kaufmann si è immaginato una sinossi del "film romano" che era solo nella sua mente (e nel suo portafogli), ha spedito programma e dettaglio dei costi ed è andato all'incasso. E che quel beneficio fiscale sia arrivato lo ha confermato, ieri, anche il ministero. Spiegando che la sovvenzione era stata concessa non alla "società" (inesistente) statunitense, "bensì al produttore esecutivo italiano Coevoltion srl, che ha presentato la domanda preventiva nel 2020 e la domanda a consuntivo nel 2023". Domande, entrambe, "formalmente regolari", con quella a consuntivo completa, spiega ancora il Mic, "della certificazione dei costi rilasciata da un revisore ufficiale dei conti". Nicola Borrelli, direttore generale Cinema e Audiovisivo del Ministero dei Beni culturali: "Un fattaccio brutto ma le carte erano in regola". E in serata il ministro della Cultura Alessandro Giuli commenta: "Ci sono sgomento e la rabbia di fronte a un sistema di finanziamenti al cinema che ha consentito in passato leggerezze e sprechi. Si tratta di 'distrazioni' imperdonabili, un'eredità che i governi precedenti ci hanno lasciato rispetto al tax credit".

Meno male che il sistema del tax credit è stato nel frattempo riformato. Quei soldi, scontati da un istituto bancario, hanno probabilmente permesso a Francis Kaufmann non solo di finanziarsi, ma anche di alimentare ulteriormente il mito cinematografico che aveva creato. Tra i misteri da chiarire, anche gli altri tentativi di "produrre" o dirigere pellicole. Tra l'altro, proprio a Malta, sarebbe stato girato un altro film, annunciato su alcuni siti in uscita a febbraio scorso per la Berlinale, The Great Culinary Battle of Malta, con attori di rilievo (su tutti Jonathan Rhys Meyers) e per la regia, manco a dirlo, di Rexal Ford.

Il Times of Malta sostiene: "Fonti vicine all'industria cinematografica riferiscono che la collaborazione non è andata oltre qualche scambio di e-mail, e il film non è mai stato realizzato". Una ragnatela di bugie, questa sì, degna davvero di Hollywood.

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