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Cacciato (e poi arrestato) il docente che ha sfidato l'ideologia woke

Il professor Burke è stato allontanato dal suo College di Dublino. Ribellatosi al giudice, è finito in manette

Cacciato (e poi arrestato) il docente che ha sfidato l'ideologia woke
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Il rifiuto della "dottrina infernale trans", la battaglia ai dettami woke e i 500 giorni di carcere. Enoch Burke è un docente irlandese di lingua tedesca e da oltre tre anni porta avanti una battaglia contro la sua ex scuola e la giustizia di Dublino. Tutto per non aver accettato le imposizioni dell'ideologia transgender. Il calvario dell'uomo è iniziato nel 2022, in seguito a uno scontro pubblico con l'allora preside della Wilson's Hospital School di Dublino (collegio legato alla Chiesa d'Irlanda). Noto per la sua lotta alle ideologie transgender e per le posizioni religiose radicali, Burke si era opposto all'uso del nuovo nome e del pronome "loro" ("they/them") di uno studente che voleva cambiare genere. "Ci hanno imposto di imporre il transgenderismo" la sua denuncia. Nonostante il congedo amministrativo, l'insegnante continuò a frequentare l'istituto. A quel punto, il giudice emise un'ingiunzione che gli impediva di recarsi a scuola. La contravvenzione a questa ordinanza portò alla prima di una lunga serie di incarcerazioni.

Il giudice diede a Burke la possibilità di venire rilasciato dietro la promessa che non si sarebbe avvicinato all'istituto, ma lui rifiutò e aspettò il giugno del 2024 per tornare in libertà. All'inizio del nuovo anno scolastico, il docente si recò alla Wilson's Hospital School per riprendere regolarmente le lezioni, ma venne nuovamente arrestato. Pochi giorni fa, infine, è arrivata l'ultima sentenza: Burke è stato condotto nel carcere di Mountjoy per non aver nuovamente rispettato l'ordinanza che gli impediva di accedere ai locali della sua ex scuola. L'accusa nei suoi confronti è di "oltraggio alla corte": secondo il giudice Brian Cregan, Burke avrebbe intrapreso un "attacco deliberato, sostenuto e concertato" all'autorità dei tribunali civili e allo stato di diritto.

Nel motivare la sua sentenza, la toga ha puntato il dito contro la "campagna fanatica" di Burke. "Nonostante il periodo trascorso in prigione e le multe comminate, il signor Burke persiste nel disobbedire all'ordinanza del tribunale" il suo j'accuse. Per il giudice, inoltre, Burke sarebbe disposto a sacrificare gli alunni della scuola "sull'altare della sua fanatica campagna contro il transgenderismo".

Ad alimentare lo scontro è stata la decisione dell'Alta Corte di non consentire all'insegnante di tornare a casa per le festività natalizie.

È stata fissata una nuova data di revisione per il 3 marzo 2026: fino ad allora la porta verso una possibile liberazione resta formalmente aperta, a condizione che Burke dia prova di rispettare le ingiunzioni a lui rivolte.

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