California, candidati dem alla Convention nello Stato della "resistenza" a The Donald

In 14 a San Francisco. Ocasio-Cortez torna barista: «La mancia è schiavitù»

California, candidati dem alla Convention nello Stato della "resistenza" a The Donald

Hanno deciso di trovarsi nello Stato simbolo della resistenza anti-Trump. Così almeno 14 dei candidati alle primarie democratiche per la corsa alla Casa Bianca sono arrivati in California, San Francisco, per l'annuale convention del partito di opposizione, una tre giorni che offrirà a ognuno un palcoscenico per presentarsi. Il Golden State, d'altra parte, sforna 400 delegati, e un passaggio da queste parti può fare la differenza. Anche perché il presidente Usa, alla vigilia della sua partenza per la visita di Stato nel Regno Unito, ha fatto sapere che annuncerà ufficialmente la sua ricandidatura il 18 giugno.

«C'è molto in ballo in California in questa elezione - ha spiegato al Guardian Zev Yaroslavsky, ex supervisore della contea di Los Angeles -. Donald Trump è il presidente americano più ostile a questo stato che io abbia mai visto nella mia vita. Cerca sempre modi di punire la California, sia che si tratti di servizi sanitari, ambiente o di trivellazioni off-shore e diritti delle donne». Non è un caso che il presidente non perda occasione per sottolineare quanto la California sia poco in sintonia con il resto del Paese mentre la California - dati alla mano - ha citato in giudizio l'amministrazione Trump oltre 50 volte su questioni come l'ambiente, l'immigrazione e i fondi per le infrastrutture.

Intanto nelle scorse ore, la più giovane stella dei Dem, Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata newyorkese che lavorava come barista a Manhattan, è tornata per una notte dietro il bancone di un bar per denunciare «la schiavitù a contratto» dei tanti lavoratori Usa che dipendono dalla mancia. «Qualsiasi lavoro che venga pagato 2,13 dollari all'ora non è un lavoro, è una schiavitù a contratto», ha detto la 29enne democratica tra gli applausi degli avventori e colleghi, anche se per una notte, di un ristorante dei Queens, dove è stata eletta. Il salario minimo federale, che è di 7,25 dollari, scende a poco più di due dollari per addetti alla ristorazione, ma anche dipendenti di saloni di bellezza, che prendono una mancia, tradizionalmente considerata negli Stati Uniti una parte integrante del salario. E questo, ha aggiunto la socialista progressista, costringe i lavoratori a essere più disponibili a compromessi, meno libero di denunciare comportamenti inappropriati. In particolare le donne: «Sei costretta a essere più vulnerabile di quanto una persona dovrebbe essere negli Stati Uniti d'America a causa della disperazione economica», ha detto parlando della sua esperienza personale, di quattro anni passati a servire tavoli o dietro un bancone durante il liceo e dopo la laurea all'università di Boston.

«Tutti i lavori hanno una dignità e il modo per dare dignità al lavoro è pagare alla gente il rispetto e il valore che si meritano» ha concluso Ocasio Cortez che sostiene il progetto di legge One Fair Wage per portare il salario minimo per tutti a 15 dollari all'ora.

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