
"Carlo" è la mitraglietta fatta in casa, preferita dai terroristi palestinesi, compresi i responsabili dei 6 morti di ieri a Gerusalemme. Una delle armi usate è stata fotografata abbandonata sull'asfalto dopo la strage. L'originale è la Carl Gustav m/45, di produzione svedese, utilizzata alla fine della seconda guerra mondiale. Anche gli Stati Uniti l'hanno prodotta e ci sarebbero in giro ancora 300mila esemplari oramai obsoleti. L'evoluzione è l'MP 5 Heckler & Koch, mitraglietta molto comune fra le forze dell'ordine.
La versione egiziana del vecchio Carl Gustav, ancora più spartana, prodotta su licenza e chiamata Port Said viene maggiormente copiata nei Territori palestinesi. Basta un'officina o una cantina un po' attrezzata e un artigiano delle mitragliette. Grazie a tubi di scarto, parti militari di armi automatiche ricondizionate e pure componenti di pistole utilizzate per il softair, i giochi di guerra, la mitraglietta è pronta per compiere una strage. Il caricatore di 24 o 36 colpi contiene proiettili di 9 millimetri, ma talvolta è stato adattato per altri calibri come il 5,56 Nato.
Proprio per la sua origine artigianali può incepparsi facilmente e non ha un grande raggio d'azione, al massimo 100 metri, e ancora meno precisione. Però a distanza ravvicinata, se funziona, semina una sventagliata di morte.
Non solo: il costo varia da 800 a 4mila dollari per versioni fatte in casa più o meno sofisticate. Le più comuni, come quelle utilizzate per l'attentato di ieri, non hanno il calcio pieghevole per diminuire l'ingombro favorendo il trasporto e l'occultamento. Dimensioni ridotte, da pistola mitragliatrice, Carlo può venire facilmente nascosta in una borsa o sotto un giubbotto. Per questo è diventata l'arma preferita delle bande criminali arabo-israeliane e dei terroristi.
In Cisgiordania viene confezionata di nascosto ed è stata utilizzata dall'ala militare d Hamas, le brigate Izz ad-Din al-Qassam e dalla costola armata Al Quds della Jihad islamica. Lo Shin Bet ha individuato diverse officine fai da te e depositi di Carlo in Cisgiordania. Nel 2014 una squadra ci commandos Yahalom, che significa "diamante", ha sequestrato un ingente arsenale delle mitragliette artigianali a Nablus, città "calda" palestinese in Cisgiordania.
Non è la prima volta che Carlo miete delle vittime. Nel 2000 un poliziotto israeliano è stato ucciso da criminali comuni arabi. Nel 2016 una coppia di terroristi, come ieri a Gerusalemme, ha ucciso quattro israeliani nell'attacco al mercato Sarona di Tel Aviv. Anche in questo caso si sono avvicinati per sparare tutto il caricatore nel mucchio di gente, ma ad un certo punto la mitraglietta si è inceppata. L'anno dopo tre terroristi arabo-israeliani hanno aperto il fuoco con la stessa pistola mitragliatrice fatta in casa sul monte del Tempio a Gerusalemme uccidendo due poliziotti drusi.
Per provocare più
vittime possibili i terroristi che usano Carlo devono avvicinarsi a luoghi affollati e scaricare l'arma fra la gente ammassata, come è capitato ieri ai malcapitati che scendevano dall'autobus ad un incrocio di Gerusalemme.