Dal cattocomunismo all'islamocomunismo il passo è stato molto più breve del previsto. Era un inganno il primo, è un pericolo dinamitardo il secondo. All'interno della sinistra italiana, difatti, c'è stata una sostituzione confessionale. Uno scambio al ribasso per tutti, fatto per un mero calcolo opportunistico e di contabilità elettorale (vedi la battaglia per la cittadinanza facile). L'anelito spirituale della più materialista delle ideologie ha cambiato velocemente - ma non del tutto a sorpresa - sponda. Come è noto i vuoti vengono riempiti e così è accaduto che lo spazio (angusto) e le speranze (malriposte) del cattolicesimo che allignava nel mondo progressista è stato sostituito dall'islamismo. Con tutto quello che questo cambio in corsa comporta. Perché, al netto di polemiche e ironie, non è esattamente paragonabile l'impatto sulla nostra società di Rosy Bindi rispetto a quello di un qualche sciamannato imam. Non saremo certamente noi a rimpiangere la prima, ma senza alcuna esitazione denunciamo il pericolo dei secondi. Dunque la sinistra, persi i voti e la stampella politica di un centro cattolico che ha preferito traslocare verso ambienti più moderati, ha spalancato le porte di casa (sua e nostra) a un islam sinistro e radicale. Non a caso tutti gli storici esponenti del cattolicesimo progressista, di fronte a casi come quello di Hannoun, si trincerano dietro un mutismo selettivo e quantomai imbarazzato. Nel Pd, e tra i cespugli sinistri, già da tempo non si sentivano più a casa loro, ma ora hanno trovato in salotto le valigie e gli scatoloni dei nuovi inquilini. In più la saldatura tra la sinistra e le frange più estreme dei seguaci di Maometto ha, purtroppo, un senso politico: entrambi detestano l'Occidente e, nello specifico, il mondo liberale; denunciano il capitalismo e mettono nel mirino gli Stati Uniti e Israele. E i diritti civili, quelli delle donne, e quelli della comunità Lgbtq+, la laicità e le luminose sorti del progresso? Temi che vengono calpestati nel mondo islamico, temi che una sinistra ormai regressista e bacchettona ha espunto dalla propria agenda politica, salvo qualche photo opportunity sui carri del gay pride.
La sottomissione è già in corso e la convergenza tra ciò che rimane del marxismo e il radicalismo religioso di matrice islamica è già evidente in molti paesi: dal Regno Unito alla Francia, passando per i Paesi Bassi e la Germania. L'islamocomunismo è già qui.