Centrodestra, oggi il vertice È il giorno del candidato

La coalizione verso l'investitura del manager Parisi per la corsa al dopo Pisapia Partita ancora aperta a Roma: salgono le quotazioni di Marchini, dubbi da Fdi

È l'ora della verità per il centrodestra. Oggi a pranzo Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si vedranno ad Arcore e cercheranno di arrivare alla stretta decisiva per le candidature delle Amministrative. Con il risultato delle primarie meneghine del Pd ormai acquisito, il primo nodo che verrà sciolto sarà quello di Milano. Salvo ripensamenti o sorprese dell'ultima ora i tre leader metteranno nero su bianco una proposta formale di candidatura rivolta a Stefano Parisi. Entro 24 ore - secondo un iter concordato con lo stesso manager - arriverà la risposta. L'ufficializzazione della discesa in campo ci sarà quindi tra stasera e domani mattina.L'indicazione di Parisi arriva da Silvio Berlusconi che ha avuto con lui diversi colloqui sul progetto per Milano che intende mettere in campo. La sua candidatura ha già ricevuto l'approvazione di Salvini così come di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. Parisi, 59 anni, ha un curriculum a metà tra azienda e pubblica amministrazione. Ha lavorato a Palazzo Chigi, è stato city manager del comune di Milano con il sindaco Gabriele Albertini (dal quale secondo alcune indiscrezioni potrebbe arrivare un endorsement a suo favore) nel 97, è poi passato in Confindustria come direttore generale, per arrivare alla guida di Fastweb e a fondare Chili. Parisi, molto stimato da Maurizio Lupi e dall'Ncd milanese, dovrebbe incassare anche l'appoggio dei centristi, mentre la Lega rivendica per sé il vicesindaco. Un ragionamento su una eventuale saldatura potrebbe essere fatto con Corrado Passera, dal momento che dividere il campo del centrodestra con un candidato dal profilo simile a quello di Parisi potrebbe essere autolesionistico per entrambi. Se la partita milanese appare ormai virtualmente chiusa, quella romana resta più aperta e complessa, anche se nelle ultime ore le quotazioni di Alfio Marchini sono decisamente salite. Le dichiarazioni con cui il costruttore romano ha ringraziato Berlusconi per la sua generosità non sono ovviamente passate inosservate, così come quelle sul valore della militanza politica. Maurizio Gasparri ad esempio invita a creare «schieramenti locali che uniscano le forze politiche del centrodestra e realtà civiche, dalle quali può venire un apporto positivo. Sta ora al senso di responsabilità di tutti anche di chi si propone come candidato a partire dalla Capitale, creare le occasioni di convergenza programmatica per avere lo schieramento più ampio possibile. Candidature a dispetto hanno poco senso. Bisogna ricordarsi che le città vivono un momento molto difficile e che Roma è stata duramente provata da vicende che hanno coinvolto tutto l'arco politico». Restano, però, da superare le perplessità di Fratelli d'Italia, oltre all'opposizione di Francesco Storace che lavora da tempo a una sua candidatura. La via d'uscita potrebbe essere il ricorso a una convention romana in cui saldare le diverse anime in un progetto comune, forse anche attraverso un voto modello primarie statunitensi.

Sembra ormai chiusa la partita a Bologna, dove correrà la leghista Lucia Borgonzoni, e a Torino, dove Osvaldo Napoli è sempre in pole-position. Domani poi Berlusconi riunirà a Roma i coordinatori regionali per definire la campagna elettorale delle amministrative.

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