Colesterolo, c'è il vaccino anti-infarto

Due iniezioni l'anno per prevenire problemi al cuore, ictus e trombosi. E senza effetti collaterali

Colesterolo, c'è il vaccino anti-infarto

Due sole iniezioni all'anno per evitare infarto, ictus e trombosi nei soggetti a rischio, una specie di vaccino ideato per abbattere il Colesterolo cattivo, la principale causa di morte nel mondo per le complicanze delle malattie cardiovascolari.

Grazie allo studio approfondito dell'Rna Messaggero durante l'epidemia Covid, quando si è trovato il modo di interferire con le proteine che provocano o favoriscono malattie letali, è stata sintetizzata una efficace molecola in grado di ridurre al minimo i livelli della principale proteina coinvolta nel metabolismo del colesterolo, consentendo al fegato di assorbire quello «cattivo», ovvero il colesterolo LDL, per farlo ridurre drasticamente, quasi scomparire dal sangue e salvare migliaia di vite umane.

Il principio attivo si chiama Inclisiran, il farmaco è commercializzato in Italia con il nome di Leqvio, sintetizzato e prodotto dalla multinazionale farmaceutica svizzero-americana Novartis. Dopo la prima iniezione, per via sottocutanea, la dose successiva viene somministrata dopo 3 mesi e in seguito una dose ogni sei mesi.

Questo medicinale è indicato negli adulti con ipercolesterolemia (primaria o secondaria) che non rispondono alle comuni terapie ipolipemizzanti, a coloro che assumono la dose massima tollerata di statine senza successo, ai pazienti intolleranti o per i quali le statine sono controindicate.

La difficoltà di contrastare preventivamente le malattie cardiovascolari nella popolazione generale sta nel fatto che esse, quando insorgono, sono quasi sempre «malattie silenti», ovvero non danno sintomi mentre si sviluppano, né disturbi di alcun tipo quando il colesterolo si appiccica pian piano nel lume interno delle arterie fino ad ostruirle, soprattutto nelle coronarie e nelle carotidi, formando placche aterosclerotiche, per cui il paziente non avendo fastidi evidenti non se ne accorge, non se ne cura e non ha paura, a meno che non faccia esami ematologici ed ecografici periodici che evidenzino o valutino il rischio cardiovascolare, rischio che potrebbe essere sensibilmente ridotto con le strategie di prevenzione secondaria verso i livelli di colesterolo Ldl.

L'Inclisiran, la innovativa molecola, approvata nel 2021 dall'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ed a inizio anno dall'AIFA, si è dimostrata altamente efficace nel ridurre i livelli di colesterolo e degli altri lipidi nel sangue in tutti i pazienti testati, quelli che non riuscivano a contrastarlo con la dose massima dei farmaci oggi disponibili, con una riduzione dei livelli del 50% nei primi due mesi e in misura maggiore in quelli successivi, con conseguente riduzione proporzionale del rischio cardiovascolare individuale. Questo farmaco, implicato nel blocco e nella distruzione dei recettori della «proteina PCSK9», quella che cattura il colesterolo, è una molecola a lunga durata d'azione, ed entra ufficialmente a far parte del nuovo e potente arsenale terapeutico per contrastare la causa principale di infarto, ictus e trombosi, con notevole vantaggio per i pazienti, non più chiamati ad assumere altre compresse tutti i giorni, cosa che migliora anche la loro aderenza alle terapie ipolipemizzanti.

L'Inclisiran, che per la modalità di somministrazione, una iniezione nel braccio o nella coscia, è stato definito «il vaccino anti-infarto», é di fatto un farmaco salva vita che non ha dimostrato effetti collaterali di sorta, se non in alcuni casi un arrossamento o eruzione cutanea nel sito di iniezione, con lieve dolenzia per qualche giorno proprio come accade per le vaccinazioni, ogni dose iniettata contiene 284mg di principio attivo, ed è rimborsabile dal Ssn. Naturalmente questa terapia va sempre supportata da una dieta alimentare adeguata e complementare, ricca di vegetali e povera di grassi, per non ridurre o vanificare il suo effetto e diminuire l'azione terapeutica della molecola con un superlavoro a lungo termine. Nei casi in cui il colesterolo comporti livelli ematici molto alti, e sopra la soglia di rischio, le iniezioni si possono fare anche in politerapia, ovvero contemporaneamente alla assunzione di statine, senza il pericolo di inter reazione o antagonismo dei due farmaci, e questa nuova scoperta di ingegneria biologica contro l'ipercolesterolemia, che contrasta le proteine responsabili di molte malattie, in un breve futuro potrà essere applicata anche per altre patologie.

Il colesterolo «cattivo», che ha causato oltre 50 mila decessi in Italia nel 2022, considerato il principale fattore di rischio nel promuovere l'aterosclerosi, ha le ore contate, e ad oggi l'Inclisiran (Lecvio) della Novartis è considerato l'unica e concreta opportunità per prevenire la complicanza più grave dell'ipercolesterolemia, cioè l'insorgenza degli effetti acuti cardiaci come gli infarti, e

cerebrovascolari come gli ictus nei pazienti ad alto rischio.

PS: le malattie cardiovascolari restano a tutt'oggi la principale causa di morte nel mondo, in quanto provocano più decessi di tutti i tipi di tumori maligni messi insieme.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica