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Com'è triste l'alberello della sinistra

E prima a Natale a Roma c'era lo spelacchio della Raggi, oggi c'è l'albero di Gualtieri

Com'è triste l'alberello della sinistra

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E prima a Natale a Roma c'era lo spelacchio della Raggi, oggi c'è l'albero di Gualtieri: non è spelacchiato, ma l'illuminazione è alimentata a pannelli fotovoltaici. Risultato: di sera è illuminato, perché non si vedono i pannelli, di giorno si vede l'albero spento circondato dai pannelli, orribile e tristissimo, ma tanto la sinistra non ha mai dato peso all'estetica, casomai al finto ecologismo per sembrare persone ecosostenibili, anche quando hanno idee insostenibili. Insomma, nella capitale d'Italia, ogni anno un albero del cavolo (scrivo cavolo perché cazzo sul Giornale me lo censurano).

Dove è l'ipocrisia? Albero di Natale, alimentato a pannelli solari, come se dovesse significare qualcosa, e cosa significa. Qual è il messaggio? Io, sinistra ambientalista, non uso la sporca energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili, io uso il Sole, non produco CO2. Per un albero. Per tutto il resto sì, anche perché non c'è altra soluzione, per loro. L'ambientalista usa il fotovoltaico giusto per l'albero di Natale (sperando non piova per due giorni altrimenti anche l'albero di notte sarà al buio), perché è stato scientificamente appurato che i pannelli solari non servono, non bastano, neppure le pale eoliche, tant'è che, a parte il gas russo, importiamo energia nucleare dalla Francia.

Quanto risparmi con un albero alimentato da pannelli? Niente. Fa solo schifo se lo guardi di giorno. Però sembri buono e puro. Ma non intelligente. Mi spiace dirlo, perché non sono un suo simpatizzante (sono un libertario schifoso capitalista consumista né di destra né di sinistra), ma tra le proposte lanciate da Matteo Salvini c'è quella di portare l'Italia a utilizzare il nucleare.

Siccome l'ha proposta Salvini, non l'ha accolta nessuno, anche perché le persone appena sentono nucleare pensano a Chernobyl o Fukushima, due casi rari. Eppure è l'unica energia attualmente in grado di non produrre CO2 e di essere in grado di salvare il pianeta (sempre per chi lo vuole salvare, a me del pianeta importa poco). Quindi immagino una sinistra che invece di mettere su un albero circondato da inguardabili pannelli avesse messo su un albero alimentato a uranio, bello. Un albero, un simbolo. Sarebbe stato meno brutto di giorno, e avrebbe lanciato un messaggio di modernità.

Provi Gualtieri a alimentare la sua casa con i pannelli fotovoltaici, poi ne parliamo.

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