Il gesto di un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia, di intonare la sera del 28 ottobre cori fascisti nella sede del partito a Parma ha scatenato ieri una polemica politica tra il partito di Giorgia Meloni e le opposizioni.
Non si è fatta attendere la reazione da parte dei vertici di Gioventù Nazionale che hanno tempestivamente commissariato la federazione di Parma ancor prima che fosse reso pubblico il video con i cori. Come spiega il deputato di FdI Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale "abbiamo dimostrato con chiarezza e nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c'è spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia".
Nonostante la netta presa di posizione di Fdi, la sinistra e il Partito Democratico hanno cavalcato la vicenda a cominciare da Elly Schlein che ha dichiarato: È molto grave. Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. O forse tacerà anche questa volta? Chissà", e così anche il sindaco di Parma Michele Guerra.
Eppure, sottolinea l'onorevole Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù Nazionale: "Ora attendiamo che, con la stessa coerenza, il Pd prenda le distanze e allontani i propri iscritti e simpatizzanti che partecipano a manifestazioni violente, intonano contro la polizia, occupano i binari delle stazioni, come accaduto a Parma, inneggiano alle P38 e alle brigate rosse" aggiungendo "la sinistra non pensi di poter venire a darci lezioni".
Il responsabile organizzativo di Fdi Giovanni Donzelli parla degli esponenti della sinistra come di "autoproclamati tutori della democrazia" spiegando che "non abbiamo invece visto tutta questa solerzia a sinistra nel condannare gli studenti di sinistra che negli atenei impediscono di parlare a chi non la pensa come loro, o prendere le distanze da chi, nelle piazze Pro Pal, inneggia ripetutamente all'antisemitismo". Sulla stessa falsariga le dichiarazioni del senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore di FdI in Emilia Romagna: "Aspettiamo ancora che il Pd condanni e allontani gli amministratori e i propri iscritti che occupano i binari delle stazioni come avvenuto a Parma nelle settimane passate". Diversa la lettura della deputata di Azione Daniela Ruffino secondo cui "la destra e la sinistra sono come l'asilo Mariuccia e ignorano la realtà".
Sull'onda dell'accaduto ieri pomeriggio è stato organizzato un presidio antifascista nei pressi della sede di Fdi, controllata dalle forze dell'ordine, e non sono mancati momenti di tensione con i manifestanti che si sono uniti per iniziare un corteo non autorizzato al grido di "fateci passare" bloccato però da polizia e carabinieri.
Intanto sulla vicenda indaga la Digos e la Procura di Parma ha aperto un fascicolo come spiegato dal procuratore capo Alfonso D'Avino: "Sulla base delle prime notizie di stampa, è
stato aperto un fascicolo procedimentale per verificare in primo luogo la fondatezza della notizia, così come riportata, e poi se ci sono ipotesi di reato. È un fascicolo, allo stato, senza ipotesi di reato e senza indagati".