Cronaca nera

Denunciò la violenza. Sequestro e minacce

La giovane, stuprata la scorsa estate, aggredita da uno del branco. Pretendeva il ritiro delle accuse

Screen Quarto Grado
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Violenza su violenza. È fine pena mai per Asia Vitale, vittima di uno stupro di gruppo lo scorso 7 luglio in un cantiere abbandonato al Foro Italico di Palermo. La ragazza, che oggi ha 20 anni, non ha potuto gettarsi alle spalle l'orrore di cui è stata vittima neanche adesso che uno dei suoi 7 carnefici, l'unico minorenne all'epoca dei fatti, è stato condannato, il 6 marzo, con rito abbreviato a 8 anni e 8 mesi di reclusione, mentre per gli altri componenti del branco il 19 aprile ci sarà l'udienza preliminare, nella quale il gup deciderà se accogliere la richiesta di essere giudicati con il rito abbreviato. Nella serata di lunedì Asia è stata prima minacciata con un coltello puntato alla gola e poi sequestrata in un'abitazione del quartiere Ballarò, a Palermo, perché ritirasse le accuse di violenza da parte di S., un altro giovane per un'altra vicenda di cui è stata vittima tra maggio e giugno 2023. Il nome di questo ragazzo è saltato fuori proprio durante le deposizioni sulla storiaccia dello stupro di gruppo subita al Foro Italico, quando i carabinieri hanno chiesto alla vittima se avesse subito altre violenze in passato. La 20enne ha raccontato l'altra violenza sessuale, fornendo dettagli interessanti dal punto di vista investigativo, tanto che la procura ha proceduto d'ufficio. Ebbene, come era accaduto nei mesi scorsi, quando alcuni familiari dei 7 stupratori hanno minacciato Asia per la sua denuncia, anche questo ragazzo ha pensato di farla ritrattare. Dopo la mezzanotte Asia era col fidanzato in mezzo ai tanti giovani che vivono la movida del capoluogo, quando una macchina ha rallentato e si è affacciato al finestrino il giovane in questione che ha iniziato a insultarla. Dopo un botta e risposta se n'è andato per tornare poco dopo a piedi, armato di coltello, in compagnia della mamma. L'hanno costretta a seguirli fino in casa. L'ho vista mentre la trascinavano via ha raccontato il fidanzato -. Io avevo un coltello puntato alla gola. Quando si è liberato è corso in caserma per chiedere aiuto ai carabinieri. Mentre si trovava lì, però, colpo di scena: arrivano Asia, il giovane indagato per violenza sessuale e la madre. I due, che avevano picchiato la ragazza per farla ritrattare, malgrado lei sostenesse che la procura aveva proceduto d'ufficio, pensavano davvero che lei in caserma smentisse la sua versione. Invece i carabinieri hanno trattenuto i tre per tutta la notte e, mentre proseguono le indagini, che prevedono i dovuti riscontri con i video acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza piazzate lungo il percorso che va dalla zona del sequestro alla casa di Ballarò, la procura ha aperto un'indagine per violenza privata, ma potrebbero profilarsi altri reati. A Palermo è in una situazione di pericolo ha detto l'avvocato Carla Garofalo, che difende Asia nei due procedimenti sullo stupro del Foro Italico. Per questo la 20enne, che era ospite a casa della zia, è stata portata nuovamente in una località segreta.

Servirà a tenerla al riparo da ulteriori minacce ha detto l'avvocato, che non ha potuto incontrare la sua assistita in quanto la ragazza è stata immediatamente portata via da Palermo per motivi di sicurezza.

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