Europa, Stati Uniti e due idee di tolleranza

Le società libere distinguono nettamente tra idee ingiuste e azioni violente: le prime sono legittime, anche quando sono orribili, e le secondo invece no

Europa, Stati Uniti e due idee di tolleranza
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Oggi in varie parti d'Europa (non solo in Russia e Turchia) si mettono fuorigioco partiti e uomini politici. A Bucarest un'elezione è stata annullata e in seguito a Calin Georgescu, che in precedenza aveva vinto le consultazioni, è stato impedito di presentarsi. In Francia per Marine Le Pen non sarà possibile candidarsi, mentre in Germania ci sono segnali preoccupanti secondo cui ad Alternative für Deutschland (AfD, nella foto la leader Alice Weidel) potrebbe essere preclusa la possibilità di partecipare alla vita politica.

Se il vicepresidente americano James David Vance ha usato parole molto dure al riguardo è perché tutto ciò non è compatibile con la cultura americana; e basta un semplice episodio storico per comprenderlo.

Negli anni Settanta un gruppo politico apertamente nazista dell'Illinois, una formazione davvero minuscola, annunciò di voler sfilare a Skokie. Il motivo per cui era stata scelta quella località è che si trattava del comune statunitense con la più alta percentuale di ebrei provenienti dai campi di sterminio. L'iniziativa era ignobile, ma in America la libertà di espressione è presa sul serio, oltre che tutelata dal primo emendamento. Ne derivò una contesa legale, che si risolse a favore del diritto a manifestare (anche se poi, nei fatti, quella marcia non ebbe mai luogo). La Corte Suprema ribadì ancora una volta un diritto illimitato a esprimersi.

La cosa interessante è che le difese dei diritti dei nazisti furono assunte da soggetti che nulla condividevano delle loro idee. In particolare, essi furono patrocinati dalla Aclu (associazione americana per le libertà civili), su posizioni assai progressiste. In particolare, il protagonista della difesa fu un avvocato ebreo, David Goldberger. Egli ovviamente aveva orrore per le idee di quel gruppuscolo, ma mai avrebbe voluto chiudere la bocca al prossimo e si batté perché i loro diritti fossero rispettati.

La lezione è chiara. Le società libere distinguono nettamente tra idee ingiuste e azioni violente: le prime sono legittime, anche quando sono orribili, e le secondo invece no. Pretendere di mettere a tacere chi ha idee che non ci piacciono è un'azione violenta e per questo non è compatibile con una società aperta e pluralista.

Nello specifico, poi, si può discutere se i diritti fondamentali siano messi più a rischio dalle forze politiche legate all'establishment o dalle formazioni che si oppongono a tutto questo.

Il punto, però, è un altro ed è connesso al fatto che in Europa manca una vera cultura della tolleranza.

Non soltanto si tratta di comprendere come queste operazioni siano spesso inutili e dannose (bloccare AfD vorrebbe dire aprire la strada a un'altra formazione, simile o magari più radicale); si tratta soprattutto di comprendere come questa sia esattamente la strada verso la servitù e verso la soppressione delle libertà fondamentali.

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