Giada vittima di un incidente: dopo 5 anni condanna all'amica

La Porche 911 Carrera che finisce contro un albero. Il corpo senza vita di Giada Russo, 21 anni di Cecina, sbalzato fuori dall'abitacolo e l'amica Martina Mucci, 21 anni, sopravvissuta all'impatto ma gravemente ferita

La vittima dell'incidente Giada Russo
La vittima dell'incidente Giada Russo
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La Porche 911 Carrera che finisce contro un albero. Il corpo senza vita di Giada Russo, 21 anni di Cecina, sbalzato fuori dall'abitacolo e l'amica Martina Mucci, 21 anni, sopravvissuta all'impatto ma gravemente ferita. Una scena agghiacciante quella che si sono trovati davanti i soccorritori. Ora, dopo cinque anni dall'incidente avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 settembre 2017 tra Donoratico e San Vincenzo, in provincia di Livorno, la ragazza sopravvissuta è stata arrestata e portata nel carcere di Pisa con l'accusa di omicidio stradale e falso materiale, perché aveva la patente falsa. Quella notte la Porche si schiantò contro un albero e Giada morì sul colpo. Andò meglio a Martina, che si era messa alla guida senza avere la patente. Il provvedimento adesso è scattato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Firenze. La giovane, già nota alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, dovrà scontare quattro anni e otto mesi di prigione. In primo grado la ragazza era stata condannata, con rito abbreviato, a sette anni di reclusione. Una condanna che è stata ora ridotta in secondo grado.

L'inchiesta della Procura, che ha coordinato i carabinieri di Donoratico, ha dimostrato, non solo che Martina era solita noleggiare auto di lusso con il documento falso, dal momento che non aveva mai conseguito la patente, ma anche che la vettura prima dell'impatto procedeva a una velocità di circa 130 chilometri orari, in un tratto di strada lungo la provinciale 39 in direzione sud, dove il limite è di 50 all'ora.

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