Giallo in alto mare: spiato un dirigente degli yacht Ferretti

La vicenda riguarda il direttore esecutivo Xu Xinyu. Aperti due fascicoli in Procura

Giallo in alto mare: spiato un dirigente degli yacht Ferretti
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È una storia di spionaggio, che incrocia la finanzia internazionale, quella riportata ieri da Bloomberg dopo un'indagine durata quasi due mesi. Riguarda in veste di parte lesa - il colosso italiano degli yacht di lusso, Ferretti, e il suo azionista di maggioranza, il gigante industriale cinese Weichai.

Nell'aprile del 2024 Xu Xinyu, direttore esecutivo di Ferretti nonché consigliere del conglomerato industriale cinese ha scoperto di essere stato spiato. Secondo la ricostruzione dell'agenzia Usa, proprio a partire da quel mese il businessman ha notato un Suv e due individui sospetti aggirarsi nei pressi della sede milanese di Ferretti. Gli stessi sarebbero poi stati visti durante alcune visite di Xu all'hotel Palazzo Parigi e al Mandarin Oriental, portando il consigliere cinese ad adottare contromisure. Xu ha, infatti, assoldato una società di contro-sorveglianza che, nella notte del 3 aprile, ha individuato una cimice e un amplificatore di segnale nascosti sulla scrivania del dirigente, nonché altri dispositivi nell'ufficio della segreteria e del traduttore.

L'indiscrezione è stata confermata all'agenzia da Ferretti che ha ammesso il ritrovamento di dispositivi di intercettazione ambientale nella sede milanese. «Ferretti si considera parte lesa, essendo stata vittima dell'installazione illegale e impropria di dispositivi di sorveglianza all'interno dei propri uffici», replica la società negando l'esistenza di tensioni tra il management e il suo azionista cinese.

Ma torniamo alla vicenda. Verso la metà di aprile, la società di sicurezza privata ha presentato il suo rapporto completo sull'incidente. Il 13 maggio, Xu e due suoi colleghi hanno presentato una denuncia formale alla procura. Il 31 maggio, secondo alcune fonti raggiunte dalla stessa Bloomberg, Xu ha informato l'amministratore delegato, Alberto Galassi, dello spionaggio durante una conversazione.

Un mese dopo, Xu ha ribadito le sue preoccupazioni in una mail, suggerendo come l'indagine non escludeva che la violazione della privacy potesse essere stata perpetrata da un insider. In entrambe le occasioni, Galassi aveva fatto richiesta di una copia del rapporto della società di sicurezza, per poter avviare un'indagine interna, ma Xu ha rifiutato.

Nei mesi successivi, alcuni amministratori di Ferretti avrebbero discusso la possibilità di sostituire Galassi. Si arriva così al rimpasto del cda di agosto, quanto Jiang Qui è stato nominato presidente.

Dati i complicati rapporti che, in quel momento della storia dell'azienda, intercorrevano tra i soci cinesi e quelli italiani - complice l'avvio di un programma di buyback che era finito sotto lo scrutinio del comitato Golden Power del governo italiano -, alcuni membri del board temevano che ad aver installato le cimici fosse stato un membro interno dell'azienda.

L'episodio ha portato all'apertura di due distinti procedimenti penali, attualmente all'esame della Procura di Milano. Uno è stato presentato nel maggio 2024 da Xu, dalla segreteria della società e dal traduttore contro ignoti, con l'accusa di accesso non autorizzato al sistema informatico e di interferenza illegale nella vita privata.

Nel gennaio 2025, inoltre, la stessa Ferretti ha presentato denuncia alla procura. Le indagini, viene specificato, sono ancora in fase preliminare e non è ancora certo che possano portare alla formulazione di capi d'accusa.

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