Giappone nel caos, si dimette il premier Ishiba

Maggioranza persa alle Camere: cade il governo dopo meno di un anno

Giappone nel caos, si dimette il premier Ishiba
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È durata meno di un anno in Giappone l'esperienza di Shigeru Ishiba alla guida del governo. Politico di lungo corso, definito dalla stampa locale sin dall'inizio del suo mandato "l'improbabile premier", il 68enne nativo di Tottori, nell'arcipelago centrale, sembrava aver scacciato i fantasmi dopo essere stato nominato leader del Partito liberal-democratico (Ldp) al suo quinto tentativo, e dal primo ottobre 2024 nuovo capo dell'esecutivo. Un incarico iniziato sotto un cattivo auspicio, con il repentino crollo dei mercati finanziari, a causa dell'"Ishiba shock" e proseguito nel peggiore dei modi con la perdita della maggioranza alla Camera bassa nelle elezioni generali indette alla fine dello stesso mese, con il peggior risultato dal 2009 per il partito conservatore.

L'avvento dell'amministrazione Trump e la battaglia sui dazi non hanno favorito gli sforzi dell'esecutivo da lui guidato, ridimensionando le aspettative di una ripresa dell'espansione per la quarta economia mondiale, già alle prese con la grave crisi demografica, lo stallo dei consumi e il protrarsi dell'incertezza sulle negoziazioni con il principale alleato commerciale. La perdita della prevalenza numerica anche al Senato nel voto del 20 luglio è stato il punto di non ritorno. Una disfatta così radicale in entrambe le aule del Parlamento non si era mai verificata dalla data di fondazione del partito, nel 1955. E neanche la recente intesa commerciale con Washington per la riduzione dei dazi sulle importazioni, è riuscita a sanare. Nelle ultime settimane le pressioni per dare nuova linfa al partito si sono intensificate, e gradualmente anche gli alleati più fedeli si sono sfilati da un consiglio dei ministri che sembrava ormai avere i giorni contati.

A partire dal segretario generale dell'Ldp, Hiroshi Moriyama, figura chiave e principale alleato di Ishiba, così come i "richiami al buon senso" dell'ex premier 85enne Taro Aso, il grande tessitore della politica nipponica, e a capo di une delle più potenti fazioni del partito.

Le dimissioni di Ishiba anticipano di un giorno il voto per decidere un cambio della leadership, che, se approvato, avrebbe rappresentato una vera e propria mozione di sfiducia nei suoi confronti.

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