La guerra "social" Cina-Usa Trump vieta TikTok e WeChat

Da domani è vietato scaricare le app, mossa che pesa sull'offerta di Oracle. Washington: sicurezza minacciata

La guerra "social" Cina-Usa Trump vieta TikTok e WeChat

New York. È guerra di app tra Washington e Pechino. A partire da domani, Donald Trump vieterà agli americani di scaricare WeChat e TikTok, il tutto mentre è in corso la trattativa tra la cinese ByteDance (casa madre del social dei mini video) e il colosso Usa Oracle. «Su indicazione del presidente abbiamo deciso un'azione significativa per combattere la raccolta di dati personali maligna da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia», ha spiegato il segretario al Commercio Wilbur Ross. «Le azioni di oggi dimostrano ancora una volta che Trump farà tutto ciò che è in suo potere per garantire la nostra sicurezza nazionale e proteggere gli americani dalle minacce del Partito comunista cinese», ha proseguito Ross. Mentre il suo Dipartimento ha precisato: «Il Partito Comunista Cinese ha dimostrato di usare queste app per minacciare la sicurezza nazionale, la politica estera e l'economia americana».

Da domenica, quindi, chi è negli Stati Uniti non potrà scaricare le due applicazioni, che saranno rimosse dagli store di Apple e Google. Gli utenti che già le usano potranno per il momento mantenerle sui propri cellulari, ma non potranno installare aggiornamenti software, e quindi con il tempo diventeranno inutilizzabili. Più estese sono le restrizioni che riguardano WeChat, per cui sarà illegale trasferire traffico internet associato all'applicazione. Mentre TikTok ha tempo fino al 12 novembre per risolvere le preoccupazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La data è quella in cui scade l'accordo per l'acquisizione da parte di Oracle al vaglio dell'amministrazione Trump, che potrebbe risolvere tali timori. «Siamo in disaccordo con la decisione del Dipartimento del Commercio, siamo delusi dal blocco dei nuovi download da domenica e sul divieto di utilizzo dell'app dal 12 novembre», ha commentato Tik Tok in una nota. Tencent invece, proprietaria di WeChat, ha definito le restrizioni «deplorevoli».

L'azione segue l'ordine esecutivo firmato dal Comandante in Capo il 6 agosto scorso (che sarebbe entrato in vigore dopo 45 giorni) con cui vietava tutte le transazioni con la casa madre di TikTok, ByteDance, da parte di ogni persona o entità soggetta alla giurisdizione statunitense. Ordine che riguardava anche Tencent, e in cui precisava come le società che non avrebbero rispettato la norma sarebbero state sanzionate. In particolare, l'amministrazione Usa ha minacciato multe sino a 1 milione di dollari e 20 anni di carcere per le violazioni. La Casa Bianca ha spiegato che TikTok raccoglie molte informazioni dai suoi utenti, inclusi i dati sulla loro posizione e la cronologia delle ricerche internet, e c'è la possibilità che li consegni alle autorità del Dragone, anche se la società ha sempre minimizzato i legami con la Cina, affermando che i dati sugli utenti Usa sono archiviati principalmente in Virginia.

Trump, intanto, nel corso di un comizio in Wisconsin è tornato a parlare dei rapporti con il gigante asiatico, sottolineando che «se vince Joe Biden, la Cina

vince». «Biden ha incoraggiato l'ascesa della Cina come uno sviluppo positivo per l'America e il mondo - ha poi ribadito su Twitter - Se dipendesse da lui Pechino, e non l'America, sarebbe ora la potenza dominante nel mondo».

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