Joe Biden torna a strigliare Benjamin Netanyahu. Il presidente americano ha espresso nuove severe critiche alla gestione della guerra di Israele contro Hamas, affermando che il premier sta sbagliando su Gaza: «Penso che quello che sta facendo sia un errore. Non sono d'accordo con il suo approccio», ha detto senza mezzi termini il comandante in capo in un'intervista a Univision. Biden ha poi esortato Netanyahu «a chiedere semplicemente un cessate il fuoco, consentendo per le prossime sei, otto settimane l'accesso totale a cibo e medicine» nella Striscia. «Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani - ha proseguito - Sono pronti, non ci sono scuse per non fornire medicine e cibo». I suoi commenti arrivano mentre i mediatori di Stati Uniti, Qatar ed Egitto cercano progressi su un accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi, che includa anche l'aumento delle consegne di aiuti per affrontare il peggioramento della crisi alimentare a Gaza. E lo stesso Biden ha spiegato che «stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco». Israele insiste che non sta limitando l'assistenza umanitaria e ha rispettato le richieste di Usa e Onu di aumentare le consegne, ma da molte parti si sostiene il contrario. L'Unrwa (l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) ha dichiarato martedì che più del 40% delle missioni per le consegne di cibo sono state negate nei mesi di febbraio e marzo e nessuno dei loro convogli alimentari è stato approvato dal mese scorso. Secondo la Casa Bianca, Israele ha comunque fatto «alcuni passi avanti» per garantire un cessate il fuoco, ma la risposta di Hamas è stata «meno che incoraggiante». Stando all'ultima proposta, come rivelato da una fonte del gruppo militante, i combattimenti si fermerebbero per sei settimane, circa 40 donne e bambini in ostaggio a Gaza verrebbero scambiati con centinaia di prigionieri palestinesi detenuti dallo Stato ebraico, e fino a 500 camion di aiuti entrerebbero ogni giorno nella Striscia. Intanto il leader di Hamas all'estero Ismail Haniyeh ha confermato in un'intervista ad Al Jazeera che tre dei suoi figli - Hazem, Amir e Mohammad - sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Al Jazeera riporta anche della morte di 4 nipoti. Qatar e Anp hanno chiamato il leader per le condoglianze.
Sul fronte della minaccia di un blitz dell'Iran contro Israele, secondo Bloomberg, che cita fonti di intelligence Usa, un attacco missilistico o con droni sul territorio israeliano da parte dell'Iran o dei suoi alleati in Medioriente contro obiettivi militari e governativi di Israele sarebbe «imminente». A causa dei rischi, la compagnia di bandiera tedesca Lufthansa ha deciso di sospendere i voli da e per Teheran fino a oggi. L'ayatollah Alì Khamenei ha confermato che Tel Aviv «sarà sicuramente punita per il suo attacco» al consolato a Damasco.
«Chiunque ci attacchi nel nostro territorio sarà attaccato nel suo con una risposta potente» ha risposto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, che nei giorni scorsi ha sentito al telefono l'omologo americano Lloyd Austin, e ha parlato dell'offensiva a Rafah, affermando che Israele non ha fissato una data (contraddicendo Netanyahu). «Se ce l'ha, non l'ha condivisa con noi», ha precisato il consigliere per la Sicurezza Usa Jake Sullivan, mentre il segretario di Stato Blinken ha spiegato di non avere indicazione di un assalto «imminente» a Rafah.
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