Naturalmente può essere soltanto un caso. Naturalmente i numeri da due mesi ballano a un algo-ritmo schizofrenico. Naturalmente può essere soltanto un maggior numero di tamponi fatti. Ma certo mentre l'Italia si appresta a riaprire di un bel po' quello spiraglio attraverso cui passano le nostre libertà da riconquistare, sapere di numeri di contagio di nuovo in aumento non è una buona notizia.
Prima i dati. Poi la lettura. Il numero di nuovi casi è di 1.402, quasi il doppio rispetto ai 744 di lunedì. Sarebbe preoccupante se non si considerasse l'anomalia del dato lombardo, un +1.033 provocato, come fanno sapere dal Pirellone, dal fatto che ieri sono stati contabilizzati «419 casi riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore». Comunque anche scalando quei contagi postumi, si scende a 983 nuovi casi, un dato più altro rispetto a lunedì. Ed esaminando la sola Lombardia, il dato depurato è di 614 nuovi casi. Insomma Milano con le altre undici province è sempre di più la «regione rossa» d'Italia per i contagi.
Un altro dato che colpisce è quello che aggrega i dati di Lombardia e Piemonte: 1.146 nuovi contagi, l'81,74 per cento del totale nazionale. Se il resto dell'Italia può guardare con fiducia - almeno per ora - al futuro, il motore economico dell'Italia fa bene a stare ancora fermo. Va detto ccomunque che in dieci regioni italiane, per lo più del Sud, i casi contabilizzati ieri sono meno di dieci. Nella provincia autonoma di Bolzano addirittura zero.
Altri numeri: i casi totali sono 221.216, con la Lombardia in testa a 82.904. I casi attivi sono 81.266, e scendono di 1.222 unità. Anche qui la Lombardia resta nettamente in testa con 30.765, segue il Piemonte con 13.184. Le due regioni insieme assommano oltre la metà dei positivi attuali in tutta Italia. Tra essi 952 sono in terapia intensiva (-47), con un dato in continuo calo ormai dal 3 aprile, quando erano 4.068. Scendono anche i ricoverati con sintomi (12.865, -674) e gli italiani in isolamento domiciliare (67.449, -501).
I decessi sono 172, in linea con gli ultimi giorni (lunedì erano 179) e il totale sale a 30.911: 62 arrivano dalla Lombardia e 28 dal Piemonte. I guariti sono 2.452 e il totale arriva a 109.039.
Importante il dato sui tamponi, che serve a «pesare» i numeri. I nuovi tamponi messi a referto sono 67.
003, un dato piuttosto alto che può contribuire anche a spiegare l'aumento dei contagi. Di essi 20.602 sono stati fatti in Lombardia. Il tasso di contagio (nuovi casi su nuovi tamponi) è del 2,09 per cento. I tamponi su nuovi soggetti sono però 39.620. Insomma, meglio non cantare ancora vittoria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.