I "messaggi a Mosca" dall'Europa. Londra investe 2 miliardi in Difesa. Berlino vuole usare gli asset russi

La retorica aggressiva del Cremlino contro il nuovo corso della Germania non intimidisce la coalizione

I "messaggi a Mosca" dall'Europa. Londra investe 2 miliardi in Difesa. Berlino vuole usare gli asset russi
00:00 00:00

Disporre della forza necessaria per scoraggiare le minacce «immediate e pressanti» provenienti dalla Russia (e anche, meno esplicitamente dalla Cina), ma anche mostrare al Cremlino la prontezza del Regno Unito a combattere se sarà necessario. Il «messaggio a Mosca» che verrà pubblicato oggi con il nuovo rapporto della difesa strategica britannica è stato anticipato ieri dal ministro della Difesa John Healey: Londra investirà un miliardo e mezzo di sterline (circa 1,78 miliardi di euro) in sei nuove fabbriche di armi che genereranno 1.800 posti di lavoro in diverse aree del Paese. «Nuovi e importanti investimenti per la nostra sicurezza nazionale», ha detto Healey, che rappresentano anche una prima risposta concreta all'insistenza americana per un più forte ruolo degli alleati europei della Nato nella loro difesa, oltre che un cambio di rotta rispetto alla ormai tradizionale attitudine (di entrambi gli schieramenti politici britannici, in verità) ai tagli in questo cruciale settore.

Anche da Berlino arriva in queste ore un chiaro messaggio per Vladimir Putin, ultimo capitolo della nuova politica di riarmo difensivo decisa dal neo cancelliere cristiano democratico Friedrich Merz: la Germania premerà sull'Ue affinché «esamini molto più da vicino di quanto fatto finora la questione dei fondi statali russi» congelati in Europa. Finora Bruxelles ha autorizzato a finanziare l'Ucraina soltanto con i profitti generati da questi beni, nel timore espresso soprattutto dalla Francia, ma anche dalla stessa Germania di causare un danno all'euro. Ma ora le cose stanno rapidamente cambiando, e a Berlino lo dicono chiaro: «Non dobbiamo permettere alla Russia ha detto il nuovo capo della Cancelleria tedesca Thorsten Frei, molto vicino a Merz di farla franca con il gioco che sta facendo con tutti noi. Se vogliamo raggiungere un cessate il fuoco con mezzi pacifici, disponiamo di opzioni limitate: per questo sono molto favorevole a utilizzarle».

In questi giorni il Cremlino sta ricorrendo a una retorica estremamente aggressiva nei confronti della Germania, dipinta come già di recente la Francia di Emmanuel Macron che intende mettere a disposizione degli alleati europei il proprio ombrello difensivo atomico in alternativa a quello americano come una pericolosa potenza guerrafondaia russofoba. Si tratta di una falsificazione della realtà, del tentativo di capovolgere i fatti che vedono semmai la Russia impegnata in un riarmo senza precedenti con finalità aggressive, e non difensive come nel caso degli europei.

Il punto è che al Cremlino vedono con molta preoccupazione la possibilità che Merz autorizzi l'invio a Kiev di missili come i Taurus, in grado di colpire bersagli strategici molto in profondità nel territorio russo: un esempio di questi bersagli è il ponte costruito su ordine di Putin che collega la Russia alla Crimea occupata permettendo ampi rifornimenti militari al fronte meridionale in Ucraina. La sua distruzione sarebbe un colpo molto duro per Mosca e cambierebbe lo scenario bellico nel senso di dare all'armata di Kiev concrete possibilità di contrattacco.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica