I parlamentari famosi a loro insaputa

Il gioco delle coppie alle Camere regala sorprese. Ecco una Nazionale con tanto di allenatore, presidente e arbitro

RomaC'è un posto in Italia in cui Ghedini è del Pd, Bocchino è uscito dal cono d'ombra finiano e sta col M5S, Alfano si è sdoppiato, Romani è nel gruppo misto e Grillo si è impegnato in prima persona. Questo posto è il Parlamento. Qui l'onomastica si diverte a mischiare le carte creando intese ancor più che larghe, praticamente folli.

Tutti i parlamentari citati esistono davvero: Rita Ghedini fino a pochi giorni fa era senatrice del Pd, poi ha mollato il seggio lasciando il monopolio del cognome a Palazzo Madama al più noto Niccolò, avvocato del Cavaliere e senatore di Fi. Il vicepremier Angelino ha il suo alter ego Ncd a Montecitorio in Gioacchino Alfano , che è sottosegretario alla Difesa. Fabrizio Bocchino è un senatore eletto nel M5S e poi «epurato». Giulia Grillo è l'unica con quel cognome a Montecitorio e siede ovviamente negli scranni del M5S.

Curioso il gran numero di omonimie politiche che interessano i pentastellati, che a Montecitorio vantano anche due Bernini (Massimiliano e Paolo), un Tancredi Turco che non ha nulla a che vedere con l'ex ministro Pd Livia e una Claudia Mannino. Ex grillino confluito nel gruppo misto è il senatore Maurizio Romani , omonimo del più noto collega di Forza Italia Paolo. Fa meno notizia che nel Pd ci sia un, anzi una Amato (Maria), mentre strappa un sorriso il fatto che due cognomi storici della politica italiana abbiano oggi cambiato sfacciatamente colore politico. Ci riferiamo ad Adriano Zaccagnini di Sel e ai ben due Longo eletti nelle file di Fi, Piero alla Camera ed Eva al Senato.

Altre ironie anagrafiche sono un Floris che non conduce talk show sinistrorsi ma si batte in Senato per Forza Italia (Emilio). Un Della Valle che non fa scarpe di lusso ma si occupa di semplificazione per il M5S (il cittadino deputato Ivan). Un Gelli passato dalla P2 al Pd (Federico), un Serra che non scrive «amache» al curaro contro Grillo ma che anzi proprio con l'ex comico genovese è stato eletto (la senatrice Manuela). E chissà quanti parlamentari avranno chiesto di soppiatto un sondaggio volante a Lionello Marco Pagnoncelli , senatore di Forza Italia, e a Gaetano Piepoli , deputato di Per l'Italia, solo omonimi dei più celebri Nando e Nicola. E cosa succederebbe se una bella sera Fabio Porta , deputato Pd, fosse invitato da Bruno Vespa? Avremmo forse Porta a Porta a Porta ?

Naturalmente sono molti i cognomi che si ripetono tra i quasi mille parlamentari: di Rossi ce ne sono sei, anche se solo due, i Pd Paolo alla camera e Gianluca al Senato, lo sono (vagamente) anche come schieramento politico. Ecco poi quattro Romano , tre Bianchi e tre Ferrara . Hanno un loro alter ego anche Giorgia Meloni ( Marco Meloni è del Pd) e il rampante grillino Luigi Di Maio ( Marco Di Maio è dem ). Due anche i Crimi : l'azzurro Rocco è di stanza a Montecitorio, il grillino Vito Claudio a Palazzo Madama. Bizzarro il caso dei tre Di Stefano , uno per ciascuno dei tre partiti principali: Fabrizio di Fi, Manlio di M5S e Marco del Pd, un vero cognome tripartisan .

La fantasia non ha briglie. Immaginate, per dire, una sfida pop tra i due deputati dem Andrea Ferro e Gian Piero Scanu , omonimi rispettivamente di Tiziano e Valerio, idoli mainstream . Ma il gioco più irresistibile è quello di schierare una formazione calcistica dei parlamentari. Le omonimie sono tante, quindi il ct Conte (Franco, Ncd) deve fare delle scelte. Ecco quindi un 4-3-3 con Marchetti in porta (Marco, Pd), Favero (Nicoletta, Pd), Zanetti (Enrico, Sc), Ferrara (Antonio, Gal) e Gentile (Antonio, Ncd) in difesa, Albertini (Gabriele, Ncd), Bulgarelli (Elisa, M5S) e Mauri (Matteo, Pd) a centrocampo, e un attacco di talenti con Conti (Riccardo, Fi), Cassano (Massimo Ncd) e addirittura Paolo Rossi (Pd). In panchina Tacconi , Galli , Crippa , Miccoli , Giordano e Pepe .

Ci sono anche il presidente Preziosi (Ernesto, Pd), il commentatore tv Mauro (Mario, PI), il designatore degli arbitri Nicchi (Marisa, Sel) e l'arbitro Collina (Stefano, Pd). Ci sarebbe pure Rocchi (Maria Grazia, Pd) ma forse meglio evitare, dopo Juventus-Roma...

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