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I servizi di intelligence a Renzi: "Anche in Italia allerta massima"

Ora Renzi ammette: "L'emergenza sicurezza parte nell'area più calda del Mediterraneo". E Salvini lo prende in giro: "Ci protegge lui. Siete tranquilli, vero?"

I servizi di intelligence a Renzi: "Anche in Italia allerta massima"

"Massima allerta". È questo l'imput lanciato dai servizi segreti in questo venerdì di terrore. Mentre la Francia, la Tunisia e il Kuwait vengono duramente colpiti dal terrorismo islamista, anche in Italia sale l'allarme. I servizi di intelligence mettono in guardia il governo, anche se non sono in possesso di "alcun segnale di allarme specifico per il nostro Paese". "Gli attacchi - sottolinea lo stesso premier Matteo Renzi - hanno confermato che c’è una emergenza sicurezza che parte nell'area più calda del Mediterraneo".

Questa mattina la polizia ha arrestato un pachistano accusato di essere uno degli esecutori dell'attentato del 28 ottobre 2009 al mercato di Peshawar, in Pakistan, quando esplose un'autobomba facendo oltre 80 morti e 150 feriti. L'uomo è accusato di associazione con finalità di terrorismo ed è stato fermato all'aeroporto di Roma-Fiumicino in arrivo da un volo proveniente da Islamabad. L'operazione, condotta dagli agenti della Digos di Sassari in collaborazione con la Digos di Roma e la polizia di frontiera di Roma-Fiumicino, rientra nel quadro della vasta operazione antiterrorismo del 24 aprile, quando furono arrestati 18 tra pachistani e afgani che facevano parte di una organizzazione criminale transnazionale che operava in buona parte del territorio italiano anche per finanziare le principali organizzazioni terroristiche internazionali. E, se nel Belpaese l'intelligence è riuscita fermare per tempo l'attacco, lo stesso non è successo in Francia, Tunisia e Kuwait. Tanto che Renzi ammette (finalmente) che nessuno è al sicuro. "Il terrorismo non è fatto solo di attacchi in grande stile - spiega il premier nel corso della conferenza stampa conclusiva del Consiglio Ue - ma anche da parte di piccole cellule e condotto anche da piccoli gruppi che muovono con mezzi non particolarmente ingenti, ma con piccola organizzazione e convinzione molto forte".

Aldilà delle ammissioni, però, Renzi non va. "Prima testa tagliata nel nome dell’Isis in Europa, a Lione - commenta Matteo Salvini su Facebook - intanto a Roma è stato arrestato un pakistano, che avrebbe a sua volta ospitato un altro terrorista islamico. Ma noi abbiamo Renzi e Alfano che ci proteggono.

Siete tranquilli vero?".

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